Il social media marketing si evolve costantemente in relazione all’implementazione di nuove tecnologie digitali, sempre più all’avanguardia, tra queste la realtà aumentata (AR). Ma di cosa si tratta? Spesso parlando delle nuovissime avanguardie del mondo della tecnologia, si tende a sovrapporre e a usare in maniera indistinta le espressioni ‘realtà virtuale’ e ‘realtà aumentata’. In realtà si tratta di concetti diversi tra loro.
La realtà virtuale è la creazione di una realtà che non esiste; l’utente che ne fruisce è proiettato in una dimensione completamente inventata e creata artificialmente.
La realtà aumentata invece consente di valorizzare una realtà già esistente, ossia ciò che percepiamo con i nostri occhi, arricchendola in tempo reale di contenuti digitali come animazioni, oggetti, informazioni e altro ancora. Si tratta di una tecnologia in forte espansione e di grande impatto. Basti ricordare il grande successo di Pokémon go: l’universo del gaming infatti vede nella realtà aumentata grandi possibilità di coinvolgimento degli utenti. Ma la realtà aumentata può essere utilizzata anche con finalità commerciali.
C’è un grande fermento intorno alla AR, date le sue estese possibilità in termini di marketing, soprattutto in riferimento ai social media. Infatti al giorno d’oggi il 37% della popolazione mondiale ha un profilo attivo sui social network: questo dato conferma che una grossa fetta dei possibili clienti si trova su Facebook, Instagram e sulle altre piattaforme simili. È chiaro che in questa situazione sempre più aziende si rivolgono ai social per pubblicizzare i propri prodotti e chiedono soluzioni di comunicazione e marketing sempre nuovi ed efficaci.
A questo fine Apple, Microsoft e Facebook stanno investendo proprio sulle tecnologie della realtà aumentata per offrire ai loro utenti – e quindi alle imprese che vogliono comunicare brand e prodotti – esperienze del tutto nuove. I grossi brand internazionali stanno cominciando a utilizzare i sistemi AR per farsi pubblicità e per restituire ai possibili clienti una brand experience eccezionale, che consenta all’utente di vivere il marchio in una maniera interattiva e calata nella realtà vissuta quotidianamente.
Un esempio tra tutti è quello di Ikea, attraverso la diffusione di un’app che si chiama Ikea Place con la quale si può scegliere dal catalogo un particolare mobile e inserirlo virtualmente nel contesto del proprio appartamento, per sapere in maniera semplice e interattiva se è della giusta misura, se sta bene col resto della mobilia e altro ancora.
La realtà aumentata consentirà agli utenti dei social media di provare i prodotti prima di comperarli, in modo da essere più sicuri, più soddisfatti e più propensi a reiterare l’acquisto. Non sarà più necessario recarsi in un negozio fisico per comprare qualcosa. Basterà collegarsi a un’app per visualizzare un determinato prodotto nel contesto della propria abitazione, per provarlo addosso nel caso in cui si tratti di capi di abbigliamento oppure per testare determinati articoli di make up, come smalti e rossetti, sapendo in anteprima se si intonano bene alla propria carnagione per esempio.
Le opportunità aperte dalla realtà aumentata al social media marketing sono enormi, configurando un futuro in cui la comunicazione dei prodotti e dei brand sarà sempre più esperienziale e inserita in modo perfettamente integrato nella realtà fisica in cui vivono i consumatori.