Come allestire un set o uno studio per fare video e live streaming in azienda Per realizzare video di qualità e dare una spinta significativa al digital marketing conviene allestire un set o uno studio per registrare video direttamente in azienda. Ecco una breve guida su come fare

Allestire un set video in azienda

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Realizzare video è estremamente utile per il marketing e allestire un set in azienda in cui registrare video o fare live streaming nei social media è una scelta che offre molti vantaggi. La maggior parte delle aziende infatti quando deve creare video di alta qualità si rivolge ad agenzie o a videomaker professionisti. Questa è una scelta quasi obbligata quando si ha l’esigenza di produrre dei video finalizzati a campagne di advertising o a presentare l’azienda e i prodotti in una veste istituzionale di alto profilo.

In realtà però nel digital marketing questi video di elevata qualità sono utilizzati di rado. La maggior parte dei video puntano a coinvolgere gli utenti dei social media o di altri canali online e non necessitano di grandi tecnologie e di competenze molto forti per essere realizzati. Nella maggior parte dei casi sono sufficienti delle apparecchiature alla portata di tutti e un livello di competenza operativa tutto sommato elementare.

Si deve tenere presente che la maggior parte dei video più apprezzati tra quelli che si trovano nei social media riprendono semplicemente una persona che parla e presenta prodotti, spiega concetti, racconta delle storie, fornisce consigli, ecc. Anche la maggioranza dei video aziendali di successo mostrano una persona rappresentativa dell’impresa che illustra varie tematiche concernenti l’impresa, i suoi prodotti, il loro uso, i vantaggi derivanti dall’impiego dei prodotti, ecc.

Lo stesso vale per gli streaming live che si possono realizzare in Facebook, Instagram, TikTok e YouTube: solitamente consistono in una persona che parla davanti alla videocamera. Si tratta di un tipo di ripresa molto semplice che non richiede particolari tecnologie o professionalità per essere realizzata. Analogo discorso si può riferire ai webinar, in cui una persona dell’azienda tiene delle sessioni video esclusive con persone che si sono previamente iscritte.

Se da una parte la realizzazione di questo tipo di video è alla portata di tutti, è anche vero che per conquistare l’attenzione degli utenti e dare una buona impressione sulla professionalità dell’azienda e sul valore dei servizi e dei prodotti offerti la qualità delle riprese video deve essere eccellente.

Per creare delle riprese ottimali è indispensabile disporre di un set o uno studio con un impianto perfetto per registrare video con una buona illuminazione, uno sfondo adeguato, una risoluzione ottimizzata per il web, un audio limpido e non disturbato e in generale un allestimento con tutti i requisiti tecnici e fisici per garantire la creazione di video impeccabili.

Cosa occorre per allestire un set o un vero e proprio piccolo studio per fare video in azienda? Ecco una guida.

 

Videocamera

La videocamera è l’unico dispositivo assolutamente indispensabile in un set per la registrazione di video. Per questa ragione deve essere caratterizzata da ottimi requisiti tecnologici. Va detto però che l’evoluzione degli smartphone ha fatto sì che la maggior parte di questi device sia dotata di videocamere di alta qualità, perfettamente idonee alle riprese di video per il web.

Utilizzare uno smartphone come videocamera è la scelta più comoda e pratica, perché l’uso di uno smartphone per creare video è tecnicamente molto semplice. Inoltre non impone un costo addizionale, perché la maggior parte degli smartphone più recenti è equipaggiata con obiettivi e sistemi di ripresa video molto evoluti. Quasi sempre in azienda è già presente uno smartphone di buon livello che può essere immediatamente impiegato per girare video.

In alternativa si può decidere di acquistare una videocamera. Le videocamere di solito garantiscono una qualità delle immagini superiore a quella dei cellulari, ma sono più complesse da gestire. Inoltre, se si punta a un dispositivo con caratteristiche tecnologiche di livello avanzato il costo può essere superiore ai 1.000 euro.

Se si opta per una videocamera il primo aspetto da valutare nella scelta è la risoluzione. Bisogna tenere presente che la risoluzione a cui oggi normalmente si registra per il web è 1920 x 1080, ma va detto che ormai praticamente tutti i dispositivi di ripresa video in commercio offrono questo livello di risoluzione.

Attenzione anche ai frames per second (FPS), ossia il numero di fotogrammi per secondo che la videocamera è in grado di registrare: più è elevato questo valore più fluido sarà il flusso del video. Normalmente non si dovrebbe mai scendere sotto i 30 FPS.

Sono rilevanti i megapixel del sensore? In realtà già con una ventina di megapixel si possono ottenere riprese video perfette. Se la luce è bassa (ma non sarà il vostro caso perché l’illuminazione ottimale del set è una condizione imprescindibile) un sensore più potente farà la differenza, ma per le riprese destinate al web normalmente la quantità di megapixel necessaria per avere video apprezzabili non è particolarmente elevata.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è che la videocamera si presti a essere collegata a un computer tramite cavo USB o HDMI, in modo da potere essere utilizzata come webcam per le sessioni di live streaming.

Un ultimo requisito a cui prestare attenzione è il sistema di messa a fuoco: ormai la maggior parte delle videocamere hanno l’autofocus, che mette a fuoco il soggetto automaticamente quando questo si sposta dalla posizione iniziale. Le videocamere migliori hanno un autofocus più pronto e reattivo, che evita di registrare sequenze sfocate e quindi inutilizzabili.

Per quanto riguarda l’audio, è sempre meglio utilizzare un microfono separato, per ottenere un suono più limpido e non inquinato da rumori ambientali. In questo senso nella scelta di una videocamera di solito hanno poca importanza le caratteristiche del microfono incorporato, mentre è irrinunciabile che la videocamera stessa permetta di collegare un microfono esterno. Va notato però che nei set video migliori quasi sempre la registrazione viene effettuata direttamente su computer e la videocamera di fatto agisce solo come strumento di ripresa della componente visuale. In questo caso il microfono quasi sempre è collegato direttamente al computer, rendendo superfluo che la videocamera di accetti o meno l’input di un microfono addizionale.

Un’altra osservazione: se lo scopo del video è presentare dei prodotti, può essere utile avere una seconda videocamera che inquadra i prodotti di cui si parla. In questo modo si disporrà di due registrazioni separate e coordinate che potranno essere alternate in sede di editing finale, offrendo così al pubblico un video più vario e ricco sul piano visivo.

 

Treppiedi

Come intendete realizzare i vostri video? Nella maggior parte dei casi, la soluzione migliore è creare un set in cui la videocamera è fissa e il soggetto protagonista del video si posiziona davanti alla videocamera stessa senza spostarsi dal campo di ripresa. In un set del genere è indispensabile perciò disporre di un treppiedi su cui collocare la videocamera.

Se prevedete di fare inquadrature totalmente statiche, ossia con videocamera immobile, non occorre acquistare un treppiedi particolarmente sofisticato: una volta collocato e regolata la posizione della videocamera non verrà più spostato. Oggi è possibile comprare dei treppiedi per set video molto validi a poche decine di euro.

Discorso differente se invece intendere avvalervi di un operatore che vi riprenderà in movimento o sposterà la videocamera in tempo reale durante le riprese per riprendere punti diversi del set o creare altre inquadrature. In questo caso converrà acquistare un treppiedi robusto e stabile, che consenta di effettuare movimenti fluidi sia nello spostamento sul pavimento, sia nella rotazione della videocamera sul punto di ancoraggio (testa).

 

Luci

La prima cosa che risalta in un video è l’illuminazione: se è inadeguata o impropria immediatamente il video viene percepito come amatoriale.

Illuminare bene un set in realtà non è difficile, se si dispone di un’attrezzatura appropriata. Oggi è possibile acquistare con meno di 200 euro un set di luci per piccoli studi di registrazione video perfetti per qualsiasi esigenza di illuminazione. Le imprese che vogliono realizzare un piccolo set video non dovranno fare altro che acquistarlo e montarlo.

Solitamente questi impianti di illuminazione sono costituiti dagli stativi su cui si montano le fonti di luce, dei softbox che emettono luce diffusa e diretta capace di illuminare in modo forte e contrastato un soggetto, degli ombrelli che producono luce diffusa, solitamente più adatta a rischiarare lo sfondo. Possono essere impiegati anche dei ring led, lampade led di forma circolare che creano un’illuminazione compatta a breve distanza, o altri tipi di lampade e proiettori, alcuni dei quali consentono anche di modificare il colore della luce generata.

Posizionare queste luci non è banale, ma solitamente è facile trovare online numerosi tutorial che insegnano a collocarle in modo da ottenere i migliori risultati.

In generale se ne posiziona una direzionata a 45 gradi davanti al soggetto, si rinforza con una seconda luce solitamente meno potente sempre a 45 gradi sull’altro fianco e si rischiara lo sfondo con una luce diffusa o con una più o meno puntiforme (a seconda dell’effetto che si vuole ottenere e per eliminare le ombre). L’illuminazione diffusa dello sfondo spesso si fa con le lampade a ombrello, orientate dal basso verso l’alto.

Ovviamente si tratta di fare diverse prove che permettono di vedere quali sono gli effetti di luce migliori al momento in cui si fa la ripresa. Va anche detto che al di là di alcuni accorgimenti tecnici standard per assicurare una buona illuminazione di base, molto dipende dal gusto soggettivo e dal tipo di impatto che si vuole ottenere. Per esempio si dà meno luce sullo sfondo se si vuole mettere più in risalto il soggetto che parla, mentre si illumina meglio l’ambiente circostante se si vogliono presentare oggetti che si trovano nella scena o la scena stessa è utile a caratterizzare il contenuto del video.

 

Scenario e sfondo

Lo scenario è l’ambiente ripreso nel video in cui si trova la persona (o le persone) che parlano. Ovviamente non esiste un unico modo per allestire uno scenario: massima libertà creativa nello scegliere il punto più adatto dell’azienda in cui sistemare il set e arredarlo nel modo più consono a quello che si vuole mostrare al pubblico.

La soluzione più semplice è quella in cui il soggetto si trova seduto a un tavolo con una parete come sfondo. Altre soluzioni comuni sono quelle in cui la persona è in piedi e ripresa a mezzobusto o fino alla cintura, in modo da potere mostrare interamente il movimento delle mani e delle braccia.

Quello che conta è che lo scenario rappresenti bene l’azienda, che sia arredato in modo armonioso e che sia ben illuminato.

È anche possibile creare degli scenari virtuali utilizzando uno sfondo con colore uniforme (solitamente il verde) che tramite dei software appositi consentono di applicarvi qualsiasi immagine con la tecnica del chroma-key. In questo caso è sufficiente porre alle spalle del soggetto ripreso un fondale monocromatico e utilizzare un software che permette di creare ambienti virtuali con il chroma-key (per esempio OBS Studio).

Il video seguente mostra un esempio di come è possibile allestire a bassissimo costo un set completo partendo da un’attrezzatura minima fino ad arrivare a un set più strutturato, sempre però con una spesa ridotta.

 

Microfono

Concentrarsi solo sulla qualità delle immagini è un errore da principianti: un audio confuso, pieno di rimbombo e rumori di fondo e con la voce distante e disturbata compromette irrimediabilmente la qualità di un video. Un fruitore immediatamente capirà che si tratta di un video amatoriale realizzato in modo approssimativo e senza le dovute competenze tecniche.

La qualità audio in questo senso è importante quanto quella video e quindi la ripresa della voce di chi parla nel video deve essere curata con la massima attenzione. Per farlo, come si diceva, meglio sempre usare un microfono separato.

Se la persona è una sola la soluzione ideale è un microfono da bavero o lavalier, che si fissa sull’abito e consente di riprendere l’audio della voce in modo diretto. Questo tipo di microfono garantisce sempre un volume della voce costante perché la distanza tra la bocca e il microfono stesso sarà sempre invariata.

Un’alternativa è un microfono da collocare nell’ambiente, più conveniente se nel video sono presenti più persone, ma chi parla nel video dovrà avere cura allora di non muoversi troppo o cambiare in modo apprezzabile la sua posizione rispetto al microfono stesso.

Questo tipo di microfoni solitamente sono dei cardioidi, ossia riprendono bene solamente il suono proveniente da una certa direzione ed entro una distanza ridotta. In questo modo si riduce il rischio di inquinare l’audio con suoni provenienti da altre fonti rispetto a quelle previste nel video.

Quasi sempre questi microfoni ambientali per dare il miglior rendimento dovranno essere collocati a breve distanza dal soggetto che parla, per cui spesso saranno visibili all’interno dell’inquadratura, soprattutto se si sceglie di inquadrare la persona a distanza non troppo ravvicinata.

Un microfono ben visibile nella scena spesso aiuta a creare l’ambiente del video e può anche dare un tocco di professionalità. Se invece si vuole dare massimo risalto alla persona e agli eventuali prodotti presentati meglio ricorrere a un lavalier.

Quanto costa un microfono di questo tipo? Con poche decine di euro è possibile prendere un lavalier di media qualità (solitamente va più che bene per la maggior parte dei video). I microfoni ambientali costano qualcosa in più se si vogliono di buona qualità, ma con un centinaio di euro quasi sempre è possibile acquistarne uno largamente soddisfacente.

 

Come registrare ed editare il video

La registrazione del video più semplice avviene utilizzando esclusivamente le risorse tecnologiche della videocamera o dello smartphone. Si registra il video e poi, se si ritiene che sia perfetto già com’è si riversa direttamente nei vari canali online se la registrazione è stata effettuata con uno smartphone, altrimenti si trasferisce il file a un computer dal quale si può pubblicare.

Nella maggior parte dei casi però il video necessiterà di alcuni miglioramenti, se non di un vero e proprio editing complessivo. Per questo conviene registrarlo direttamente su un computer collegato alla videocamera e al microfono: si avrà immediatamente disponibile il file del girato e si potrà procedere a modificarlo per incrementarne la qualità.

I software per l’editing sono numerosi. Alcuni sono gratuiti, altri a pagamento e permettono anche di aggiungere effetti ai video. Al link seguente trovate una lista dei migliori software e app per il video editing.

Va anche detto che se il vostro scopo è allestire un set video in azienda per fare live streaming, potrete migliorarne la qualità con delle applicazioni che consentono di controllare la ripresa in tempo reale. Uno dei migliori e più noti tra questi software è OBS Studio, ma esistono anche altre applicazioni molto valide finalizzate proprio al live streaming e al controllo in diretta delle registrazioni video.

 

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