Per fare una buona strategia di digital marketing occorre conoscere bene le caratteristiche e le differenze tra la comunicazione in Google e quella in Facebook e in generale nei social media. Il marketing nei motori di ricerca – sia a pagamento con Google Ads sia puntando sull’organico con la SEO – è ben diverso dal social media marketing perché le due modalità raggiungono le persone in modo differente nel loro customer journey in cui prendono la decisione finale di acquistare o in generale di convertire.
La differenza principale consiste nel fatto che in Google le persone compiono di loro sponte una ricerca specifica su un argomento. Questa ricerca può riguardare un tema generale, un problema, una curiosità, ma può anche essere focalizzata proprio su un prodotto o una categoria di prodotti che la persona ha già in mente di acquistare. In questo senso, Google intercetta solitamente utenti che sono già più proclivi a effettuare un acquisto.
Una campagna in Google Ads per questa ragione ha molte probabilità di generare una conversione, perché, se è stata impostata correttamente, si presenta a un pubblico che sta effettivamente cercando un prodotto o un servizio o comunque ha un problema preciso da risolvere.
Al contrario, gli utenti dei social non effettuano ricerche, ma semplicemente navigano all’interno della piattaforma social senza altro fine che trovare contenuti piacevoli o avere informazioni e aggiornamenti che riguardano altri utenti che loro conoscono. In questo contesto i messaggi di marketing sono percepiti quasi sempre come contenuti non richiesti e molto spesso anche fastidiosi o privi d’interesse.
Una campagna in Facebook, così come in Instagram o negli altri social, deve affrontare come primo ostacolo la conquista dell’attenzione da parte dell’utente che la vede. Viene letta come un contenuto qualsiasi in mezzo a una miriade di altri, quasi sempre più interessanti, perciò deve riuscire a risultare talmente particolare e stimolante che l’utente possa prenderla in considerazione al punto da attuare un’interazione.
In questo contesto, i digital marketer devono assolutamente avere le idee chiare su quali sono le differenze sostanziali tra canali search (in particolare Google) e social media, in modo da elaborare forme di comunicazione di marketing perfettamente adeguate ed efficaci. L’infografica realizzata da Orbit Media Studios riassume perfettamente le caratteristiche dei due canali facendo riferimento a una quantità di aspetti significativi.
Li riassumiamo qui.
1. Psicologia del pubblico di riferimento
Gli utenti sono impegnati a digitare su una tastiera o comunque a immettere ricerche specifiche sulle quali vogliono avere un approfondimento. Nessuno usa Google senza avere un’idea precisa di ciò che sta cercando.
Social media
Gli utenti interagiscono con l’interfaccia del social media senza sapere esattamente quello che possono trovare. Si usano i social senza altro fine che scoprire occasionalmente contenuti e informazioni interessanti.
2. Tematiche dei contenuti
Gli utenti hanno obiettivi specifici e vogliono trovare determinati contenuti che rispondono alle loro aspettative e alle loro esigenze.
Social media
Gli utenti hanno degli interessi generali e vogliono trovare contenuti che corrispondono a quello che davvero gli piace, in particolare sono vincenti quei post che riescono immediatamente a suscitare emozioni forti, come stupore, irritazione o perfino rabbia.
3. Formati
I formati dei contenuti che funzionano bene per la SEO e che in generale piacciono di più agli utenti che fanno ricerche in Google hanno dei testi molto ampi e circostanziati, ossia sono dei long-form text.
Social media
La maggior parte dei contenuti che gli utenti amano trovare nei social sono di tipo visuale: video (meglio se brevi), immagini, meme, infografiche, ecc.
4. Modi di identificare il pubblico
Quando si fa una campagna in Google non si sa quasi nulla su chi sono esattamente gli utenti che vedranno le campagne, che caratteristiche socio-demografiche hanno, quali sono i loro stili di vita, ecc. Si sa però esattamente cosa stanno cercando, cosa pensano nell’istante in cui fanno una ricerca e cosa vogliono trovare.
Social media
Il pubblico dei social media è molto ben identificabile per ciò che riguarda le caratteristiche individuali: interessi, tratti socio-demografici, stili di vita, ecc. È impossibile però sapere cosa stanno pensando e cercando nel momento in cui vedranno l’inserzione o un post.
5. Influencer
Hanno molta efficacia i contenuti provenienti dalle opinioni degli esperti sugli argomenti relativi alla ricerca effettuata dall’utente.
Social media
Si possono creare dei rapporti personali e diretti con gli influencer creando campagne di influencer marketing di grande efficacia.
6. Limiti numerici del pubblico raggiunto
Le persone che si possono raggiungere in Google con un annuncio o un contenuto indicizzato sono soltanto quelle che effettivamente stanno facendo una ricerca specifica su un argomento pertinente.
Social media
Non c’è un limite alla quantità di persone che potenzialmente un annuncio o un post può raggiungere: se questo si viralizza può arrivare a un numero di utenti veramente alto.
7. Durata e rapidità di un messaggio
I tempi della SEO sono molto lenti. Indicizzazione e buon posizionamento spesso prendono molti mesi per guadagnare una buona visibilità correlata a una ricerca fatta con parole chiave pertinenti. In compenso, i contenuti indicizzati possono essere presenti online per anni, producendo un flusso di traffico regolare e costante nel sito. Anche le campagne in Google Ads Search per portare risultati hanno bisogno di tempi medio-lunghi, specialmente quando sono basate su parole chiave molto specifiche.
Social media
Un post pubblicato è immediatamente visibile e può ottenere engagement e diffusione in brevissimo tempo. Spesso però sono molto evanescenti e in tempi molto ridotti non saranno più presenti nella piattaforma, per cui è necessario introdurre continuamente nuovi contenuti. Le campagne perdono efficace in tempi mediamente abbastanza brevi e quindi occorre sostituirle o modificarle.
8. Conversioni
I visitatori dei motori di ricerca sono già consapevoli di quello che stanno cercando quindi la loro propensione all’acquisto o alla conversione è mediamente molto alta, a condizione di trovare quello che risponde perfettamente alla loro ricerca.
Social media
I visitatori dei social media non sono mossi da interessi specifici che possono essere correlabili a un acquisto. Nella maggior parte dei casi possono essere stimolati o interessati a qualcosa, ma la loro propensione all’acquisto o alla conversione è mediamente bassa. In compenso possono essere fortemente coinvolti a interagire o a interessarsi a un prodotto, a un servizio o a un brand, in modo da iniziare a prepararli a effettuare un acquisto in futuro.
9. Misurazione
Misurare la visibilità di un annuncio o di un contenuto indicizzato e il relativo traffico (in termini di clic) generato è facile. Più difficile è definire il livello di engagement reale su ciascuna parola chiave.
Social media
È molto facile rilevare le interazioni con un post o con un annuncio. Non è semplice capire qual è la visibilità totale derivante da un post e il comportamento derivante dal clic su un link.
Per creare una buona strategia di digital marketing è indispensabile agire sia sui social che su Google, proprio perché i due canali sono complementari. Noi di Communication Village possiamo aiutarti a creare la migliore strategia per la tua azienda e a metterla in atto con le azioni vincenti. Contattaci subito per ricevere una consulenza gratuita in cui analizzeremo la tua impresa e i tuoi obiettivi e ti suggeriremo quali strategie attuare.
Ecco l’infografica che riassume tutte le differenze tra i canali search (Google) e i social media.