Local marketing: 5 idee di digital marketing per le imprese locali 5 strategie che dimostrano quanto il digital marketing sia prezioso anche in un’ottica di local marketing, finalizzato a dare la massima visibilità online alle imprese locali

Local marketing: 6 idee di digital marketing per le imprese locali

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Quando si parla di local marketing non tutti pensano subito anche al digital marketing e questo è un errore imperdonabile. Le imprese locali hanno molto da guadagnare dal marketing digitale sia in termini di visibilità che di contatto con il cliente finale.

Molti lo accantonano per una questione di budget, senza considerare che non tutte le operazioni che vengono svolte online sono per forza a pagamento e che considerate le esigenze di un’attività che opera solo a livello territoriale non è necessario investire quanto una multinazionale.

Il local marketing è importantissimo. Le imprese locali non possono non tenere conto che per sopravvivere devono intercettare il cliente dove passa più tempo e oggi questo luogo sono internet, i siti e i social network. Non basta avere un’insegna grande e luminosa per attrarre le persone: se non badate anche a ritagliarvi un posto online ci sarà qualcun altro (molto probabilmente un competitor) che lo farà al posto vostro e questo vi porterà a perdere clienti e occasioni preziose. Ecco quindi 5 idee di digital marketing pensate per le imprese locali.

 

1. Social media marketing

A meno di rare eccezioni, tutte le aziende dovrebbero avere un account sui principali social media. Ormai gli utenti sono abituati a verificare l’affidabilità di un brand o di un’attività facendo una breve ricerca online e non trovare alcun canale ufficiale può essere controproducente. Facebook e Instagram dovrebbero essere la base, ma potete valutare anche LinkedIn soprattutto se agite in ambito B2B o Pinterest se vi occupate di arte oppure di moda.

Ma attenzione: fare social media marketing nella maniera corretta non è una passeggiata e utilizzare i canali social in modo insufficiente o addirittura controproducente è uno degli errori più comuni che si commettono nel local marketing. Per questo dovreste valutare per bene quali canali attivare in modo che siate certi di poterli seguire. I social media consentono essenzialmente di costruire e curare la propria immagine online direttamente e aiutano le imprese locali grazie ai tag relativi ai luoghi ma anche agli hashtag.

Su Facebook, poi, ci sono i gruppi che le imprese locali e i loro proprietari o dipendenti possono usare per farsi pubblicità più o meno apertamente. Sia sui canali ufficiali che sui gruppi ricordate che non potete impostare la vostra strategia solo sulla vendita. Occorre anche pubblicare dei post che generino dibattito e interesse senza per forza fare riferimento alla vostra attività o ai vostri prodotti e servizi.

 

2. Local SEO

Per local SEO si intende una serie di operazioni finalizzate a dare il massimo risalto al vostro sito (o a pagine specifiche del sito) ogni volta che un utente fa una ricerca pertinente alla vostra azienda o ai vostri prodotti e servizi e desidera ottenere informazioni a livello locale.

Per esempio un utente può cercare “Ristoranti qui vicino” e in questo caso Google rileverà la sua posizione geografica (dati rilevati dal suo cellulare) e sceglierà di mostrargli tutti i locali che si trovano nell’area in cui si trova. Ovviamente, perché questo possa accadere i ristoranti dovranno avere indicato correttamente a Google i dati relativi alla loro ubicazione tramite una serie di azioni che sono proprio quelle della local SEO e riguardano sia il sito web del locale, sia altri canali come Google Business Profile.

Inutile dire che per la local SEO avere un sito internet  è fondamentale e per costruirlo nella maniera corretta occorre prestare attenzione alle parole chiave e ai contenuti che ritenete più rilevanti per presentare la vostra azienda e i vostri prodotti o servizi.

Se deciderete di approdare su internet dovrete sapere che vi scontrerete contro tutti, quindi oltre a individuare le stringhe di ricerca più facilmente riconducibili alla vostra attività potreste valutare la creazione di un blog che vi aiuti a trattare diversi argomenti di interesse comune, in modo da intercettare in una maniera più creativa i vostri lettori e aumentare sensibilmente le probabilità di essere trovati grazie a ricerche riguardanti temi non direttamente legati al nome dell’azienda o dei prodotti che vendete.

Il sito in questione deve assolutamente responsive, cioè accessibile anche da dispositivi mobile, perché questo è uno dei criteri di valutazione positiva sui motori di ricerca e soprattutto è condizione indispensabile affinché il vostro sito sia visibile nelle ricerche effettuate da smartphone o tablet.

Inoltre, come accennato sopra, non dimenticate di create un profilo su Google Business Profile che deve essere completo e curato in ogni sua parte. Inserite quante più informazioni possibili e aggiornatelo con regolarità, in questo modo Google non potrà che notarvi e premiarvi.

 

3. Recensioni

Questo punto per certi versi è collegato ai precedenti. Sia sui social network (Facebook in particolare) che sulle schede su Maps e Google è possibile lasciare una recensione. Coltivate queste manifestazioni di interesse con attenzione rispondendo anche e soprattutto a quelle negative. Invitate online e offline i vostri clienti a lasciare le proprie impressioni e voi ripagateli con la giusta dose di interesse, dando loro la risonanza e l’importanza che meritano, per esempio ripostandole e condividendole sugli altri canali.

In questo modo otterrete tre obiettivi: gratificare i clienti acquisiti, dimostrare il vostro valore agli occhi dei nuovi e, cosa non meno importante, alimentare la local SEO.

 

4. Partnership con altre imprese locali

In una guida al local marketing non dotrebbe mancare la collaborazione con altre impese locali del territorio. Non stiamo parlando, per quanto ovvio, dei competitor, ma di attività che possano ben incastrarsi con le vostre esigenze e quelle dei vostri clienti.

Se per esempio gestite una casa vacanze oppure un bed and breakfast potrebbe essere un’ottima idea creare delle convenzioni per i vostri ospiti con agriturismi, locali e ristoranti. In questo modo voi farete pubblicità a loro e gioverete a vostra volta della visibilità offerta dai vostri partner. Se poi si tratta di attività che possiedono un sito internet chiedete loro di inserire un link al vostro e fate lo stesso.

 

5. Email marketing

Vale la pena ripeterlo ancora una volta: no, l’email marketing non è affatto morto, anzi è più vivo che mai! La quasi totalità dei clienti ormai possiede un’email e questa è una caratteristica che potete sfruttare a vostro vantaggio. Basta creare dei contenuti che siano interessanti e che regalino informazioni utili sul vostro servizio o prodotto o punti vendita in generale. Il fine ultimo dell’email marketing infatti è quello di coltivare una relazione diretta con il cliente.

Come raccogliere le email in un punto vendita fisico? Per esempio con i programmi fedeltà, organizzando un evento, offrendo piccoli sconti o regalando gadget in cambio dell’email.

Un punto a favore di questa strategie per le imprese locali è anche il costo: i principali software di email marketing prevedono dei piani gratuiti fino a un certo numero di invii e grazie ai sistemi di pianificazione e automazione non necessiterete per forza di una persona che si dedichi quotidianamente ed esclusivamente a questa attività.

 

Un’ultima idea da considerare: l’advertising

Le imprese locali devono fare pubblicità? La domanda sembra del tutto insulsa, ma in realtà sono moltissime le aziende che operano in aree geografiche ristrette che ritengono di poter essere ben visibili nel proprio territorio senza bisogno di promuoversi in modo attivo e intenso. Questo è un errore di marketing molto grave, perché ogni impresa deve sempre mantenere viva la sua notorietà nell’area in cui opera, sia per attestare e consolidare la propria presenza, sia per mantenere un rapporto costante con i suoi clienti acquisiti, convincendoli a rimanere fedeli e a scegliere l’azienda per i propri acquisti.

La pubblicità è uno degli strumenti più validi in questo senso. L’advertising digitale offre delle opportunità straordinarie alle piccole imprese locali, perché ha dei costi assolutamente sostenibili e può essere indirizzata in modo capillare ai pubblici più in target, in particolare a livello geografico. I canali in cui l’advertising ottiene più risultati sono i social media più importanti – in particolare Facebook e Instagram – e Google Ads. Questi mezzi permettono di raggiungere i clienti attuali e potenziali nel modo più diretto e incisivo, portando i clienti attuali e potenziali a mantenere alto il livello di fiducia e di apprezzamento tributato all’impresa. Investire un budget costante in advertising, con azioni che includono anche campagne di retargeting, è indispensabile per sostenere qualsiasi impresa locale.

 

Queste idee di digital marketing andrebbero tutte tenute in considerazione da chi ha un’impresa locale. Occorre fare un piano combinandole tra loro e iniziare ad agire, possibilmente in tandem con azioni di marketing tradizionale. L’organizzazione di eventi o la promozione della tua attività a livello locale sono tutte azioni di local marketing parimenti vantaggiose ma che da sole difficilmente potranno funzionare. Se hai bisogno di aiuto per costruire e mettere in pratica il piano per la tua attività, contattaci e ti mostreremo quanto e in che modo il digital marketing possa essere prezioso anche per le piccole aziende.

 

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Project manager. Dopo la laurea in Comunicazione Internazionale con una tesi sull’adattamento cinematografico ho iniziato a lavorare come content writer e content manager in contesti di comunicazione aziendale interna ed esterna e a gestire gruppi di lavoro. Il Web 2.0 è la mia più grande passione insieme alle lingue straniere, al cinema, al teatro e alla letteratura. Dopo avere affinato le mie conoscenze nel campo delle strategie per il web e del social media marketing attraverso corsi di formazione ed esperienze in azienda lavoro come Project Manager, Blogger, Content Marketing Manager e Social Media Marketing Manager.

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