Quali sono gli errori di digital marketing commessi dalle piccole imprese e dalle microimprese più frequentemente? Per quali ragioni le attività di marketing online svolte dalle imprese di dimensioni più ridotte sono molto spesso poco efficaci? Tutto dipende dalla disponibilità di un budget esiguo o ci sono degli altri aspetti da considerare che compromettono il buon esito delle campagne di marketing digitale effettuate?
In generale le piccole aziende hanno budget e risorse quasi sempre molto limitati e questo condiziona fortemente le strategie di marketing che possono mettere in atto. Ciononostante nella maggior parte dei casi anche con investimenti molto contenuti è possibile ottenere dei risultati di grande valore. Se questo non avviene è perché sono stati commessi degli errori nella strategia e nella gestione generale delle attività di marketing.
Passiamo in rassegna gli errori principali commessi dalle piccole imprese e dalle microimprese nel digital marketing e indichiamo i modi per evitarli o risolverli.
Non si dà importanza al marketing
Questo è un problema chiave, tipico delle piccole imprese. Il rapporto con il mercato è quasi interamente affrontato senza una vera e propria strategia di marketing e viene data importanza quasi esclusivamente alle attività di vendita. Quando il volume di affari è buono si va avanti ritenendo di non avere bisogno di un sostegno di marketing, mentre quando si entra in un periodo di criticità si sceglie di risparmiare proprio sul marketing.
In realtà il digital marketing, se svolto con competenza ed elaborando le giuste strategie, ha un ritorno sull’investimento molto alto, confrontato a tutte le altre modalità di marketing più tradizionali. Anche piccoli investimenti possono portare all’impresa dei benefici considerevoli. In generale attuare delle azioni di digital marketing consente all’azienda di svilupparsi e di incrementare il fatturato, per cui non ci sono ragioni valide per cui non attuarle in modo costante.
Non si sa assegnare correttamente il budget
Le piccole imprese e le microimprese possono assegnare cifre molto modeste al marketing. In generale però quasi sempre non sanno quale volume di investimento dovrebbero effettuare in questo ambito. In generale si può dire che un’azienda dovrebbe assegnare al marketing almeno il 5-10% del proprio fatturato complessivo.
In molti casi anche assegnando poche centinaia di euro alle attività di marketing digitale si possono riscontrare risultati notevoli. L’unica condizione è avere una strategia precisa e ben configurata che consenta di selezionare le azioni più adatte all’azienda e al suo mercato.
Non si sa correlare il budget investito agli obiettivi fissati
Molte piccole imprese e microimprese sanno bene di non potere investire migliaia di euro al mese nel digital marketing e che il loro budget dovrà essere per forza di qualche centinaio di euro. L’errore è però aspettarsi risultati equivalenti a quelli che si potrebbero ottenere spendendo cifre dieci volte superiori.
Si tratta di definire correttamente gli obiettivi in modo da renderli realistici. Se per esempio si punta a raggiungere un pubblico in tutta l’Italia per lanciare un nuovo prodotto in modo energico, non si può pensare di ottenere risultati investendo 1.000 euro complessivi in un anno. Viceversa, se l’obiettivo è portare più clienti a un punto vendita fisico è possibile fare delle campagne di digital marketing efficaci anche con budget di poche centinaia di euro.
Non si definiscono le giuste strategie
In che modo investire il budget per raggiungere gli obiettivi fissati? Molte volte tutto si riduce a fare poche attività di social media marketing ed eventualmente qualche campagna di pubblicità occasionale. In effetti però ci possono essere altre attività molto efficaci che non vengono prese in considerazione, come l’email marketing, l’influencer marketing o il local marketing e una buona strategia deve sapere includere numerose forme di marketing online per essere realmente valida. Inoltre una strategia valida deve svilupparsi in un tempo ampio. Molte volte i risultati di una strategia si vedono dopo molti mesi dall’inizio della sua messa in atto e non si deve commettere l’errore di attendersi risultati eclatanti già dopo poche settimane dalla partenza, errore tipico delle piccole imprese e delle microimprese.
Va detto anche che in una buona strategia si devono definire e coordinare in modo coerente tutte le attività da svolgere. Ad esempio, se si inserisce nella strategia anche l’email marketing si devono svolgere anche delle azioni per raccogliere gli indirizzi email dei potenziali clienti e di quelli acquisiti. Se si ha un negozio fisico si possono organizzare delle azioni specifiche per indurre i visitatori a lasciare la propria email, magari offrendo dei coupon o dei gadget. Oppure si possono fare delle campagne di lead generation online, sfruttando anche il sito web aziendale o i social media. Successivamente si creeranno delle newsletter o dei piani di email marketing ben strutturati, in modo da indurre queste persone di cui si è ottenuta l’email ad aumentare il proprio interesse verso i prodotti o servizi offerti e quindi ad acquistare.
Non si hanno competenze anche di base nel digital marketing
Per fare digital marketing servono competenze abbastanza specialistiche. In realtà, le piccole imprese e le microimprese non necessitano dei livelli di competenza di un digital marketing manager che deve gestire un budget di diverse decine di migliaia di euro al mese. I budget ristretti delle piccole imprese permettono di svolgere poche attività di marketing digitale, ma queste stesse attività devono essere gestite in modo competente e con le adeguate competenze tecniche.
La soluzione più semplice e comune, ma non sempre la più consigliabile, è affidare il lavoro a un professionista esterno o a un’agenzia. In alcuni casi la scelta è corretta, ma anche in questo caso si deve avere in azienda almeno una persona capace di rapportarsi al fornitore di servizi di digital marketing con la giusta competenza. In caso contrario, si rischia di non passare le informazioni che occorrono all’agenzia o al professionista per svolgere bene il suo lavoro o di non essere in grado di valutare se sta lavorando bene o male.
Si crede erroneamente di avere buone competenze di digital marketing
È un errore tipico di chi ha iniziato a usare i social media e a pubblicare contenuti: si inizia a credere di avere tutte le competenze necessarie per svolgere un ottimo lavoro di digital marketing. Nella maggior parte dei casi però senza una formazione adeguata si commetteranno innumerevoli errori e si renderanno poco efficaci tutte le azioni svolte.
Anche solo la scrittura di una didascalia per un post in Instagram o Facebook richiede una tecnica specifica per avere una buona efficacia nella comunicazione. Non si tratta di una competenza particolarmente complessa, ma bisogna comunque possederla se si vuole conquistare l’attenzione e l’interesse degli utenti dei social. Chi non l’ha e decide di fare digital marketing in autonomia corre il rischio di attuare azioni più dannose che proficue, o nel migliore dei casi inconcludenti, con un ritorno sull’investimento di tempo o risorse bassissimo o nullo. Questo vale per tutte le modalità di marketing online, dall’email marketing alla gestione di semplici inserzioni di advertising. Le competenze di marketing online necessarie alle piccole imprese sono ridotte, ma anche se molto basiche si devono possedere davvero, altrimenti non si potrà fare un digital marketing veramente efficace.
Non si sceglie correttamente l’agenzia o il professionista a cui affidarsi
Molte piccole aziende riconoscono di non essere in grado di fare da sole le attività di digital marketing e si affidano a un’agenzia o a un professionista esterno. Senza le competenze adeguate però non sempre riescono a individuare l’agenzia migliore e spesso diventano vittime di professionisti poco seri.
In questo caso il danno è considerevole, perché oltre a dovere investire molto denaro per i servizi dell’agenzia o del professionista, hanno risultati scarsi o addirittura dannosi. In generale, quando si assolda un’agenzia è meglio non fare contratti a lunga scadenza, almeno inizialmente. Tre mesi sono più che sufficienti per capire se i servizi forniti sono di qualità e soddisfano le aspettative.
Qual è la modalità ideale di fare digital marketing per le piccole imprese e le microimprese?
Come si diceva, le piccole imprese e le microimprese fanno un digital marketing molto elementare, sia perché non hanno grandi budget da impiegare, sia perché gli obiettivi da raggiungere sono solitamente abbastanza semplici. Per questa ragione, nella maggior parte dei casi la soluzione migliore è gestire il digital marketing internamente, senza ricorrere ad agenzie o a professionisti esterni.
Per fare digital marketing in autonomia occorre una persona interna all’azienda che abbia a disposizione almeno 4 ore alla settimana e che sia stata opportunamente formata e seguita inizialmente da un consulente esperto nello svolgimento di questo tipo di attività. In questo modo l’azienda potrà svolgere in totale autonomia il digital marketing che le occorre riducendo di molto i costi e avendo la possibilità di investimenti più consistenti in advertising o altri servizi tecnici.
Le formule che mettono una piccola impresa in grado di gestire in autonomia il digital marketing evitando errori sono quelle che combinano formazione e consulenza. La formazione permette di acquisire tutte le competenze necessarie per svolgere le attività di digital marketing che effettivamente servono all’impresa. La consulenza, coordinata alla formazione, serve a guidare le persone dell’azienda che si occuperanno del marketing online a compiere tutte le azioni richieste nel modo più valido ed efficiente e a integrare in modo standardizzato le nuove mansioni nella propria routine lavorativa.
Puoi seguire il link seguente per conoscere le caratteristiche di un piano di formazione e consulenza nel digital marketing e portare la tua piccola impresa a fare digital marketing in autonomia al massimo dell’efficacia riducendo gli errori strategici e operativi.