La content amplification è l’insieme di tecniche che servono a promuovere e dare maggiore visibilità a un contenuto già pubblicato online. Sostanzialmente sono azioni che puntano a riproporre il contenuto originario su altri canali, per esempio nei social media, in inserzioni a pagamento, in messaggi rivolti direttamente a un predeterminato insieme di utenti destinatari mediante l’invio di email, ecc.
Una buona content amplification non permette solo di espandere significativamente il numero di fruitori di un certo contenuto, ma aumenta anche il tempo di permanenza nella pagina originaria in cui è stato pubblicato il contenuto, soprattutto quando si riesce a proiettare il contenuto stesso a dei destinatari particolarmente interessati al tema trattato.
Solitamente la content amplification trova la sua più tipica applicazione ai post di un blog e in generale a contenuti testuali, ma possono essere oggetto di queste pratiche anche dei video o anche delle immagini (per esempio un’infografica).
In che modo si possono promuovere al meglio i contenuti esistenti? Quali tecniche sono più efficaci per avere la massima visibilità? Il modo più comune e imprescindibile è la semplice condivisione del contenuto nei social, utilizzando pagine, profili, account e in generale tutte le aree e le funzioni che ciascun social media mette a disposizione in modo gratuito. Esistono però altre tecniche che oggi più che mai devono essere tenute in considerazione.
Inserzioni a pagamento
In un web dove la visibilità organica è sempre più risicata e limitata, la via maestra è quella di dedicare un budget da investire in advertising, con l’obiettivo proprio di promuovere i contenuti che meglio rappresentano l’azienda, il brand e i suoi prodotti. Se il contenuto di partenza è un articolo o un post del blog, è possibile creare un’inserzione il cui obiettivo è ottenere il massimo numero di click sul link.
Il canale maestro, a questo scopo, è Facebook, ma in molti casi può essere utile anche pubblicare il contenuto nella Rete Search di Google Ads. In questo secondo caso è possibile collegare l’inserzione – e quindi il contenuto da promuovere – a una quantità di parole chiave e frasi che identificano il contenuto stesso e con cui più facilmente gli utenti possono trovarlo. Le parole chiave di per sé selezionano il pubblico di riferimento, restringendolo a quelle persone che possono ritenere il contenuto effettivamente pertinente a quello che stanno cercando.
Se il contenuto originario è un’infografica o in generale un’immagine (o una serie di immagini) non è da sottovalutare anche il lancio di un’inserzione in Instagram e Pinterest, mentre se è un video YouTube è un canale da considerare assolutamente per promuoverlo.
Allearsi con gli influencer
Gli influencer sono una cassa di risonanza straordinaria per qualsiasi contenuto online. Se si riesce a convincere un influencer molto apprezzato sui temi affrontati nel contenuto da promuovere a menzionarlo in un proprio post, la crescita di visibilità è assicurata.
Naturalmente questa tattica di content amplification funziona tanto meglio quanto migliore è il rapporto stabilito con l’influencer. Se da una parte nessun influencer degno di questo titolo fa niente per niente e quindi chiederà una forma di remunerazione per effettuare la citazione del contenuto, dall’altra riuscire a creare un’intesa positiva con l’influencer lo renderà più disponibile a offrire più spazio al contenuto e lo motiverà maggiormente a sostenerlo.
In qualche caso è anche possibile avviare una collaborazione durevole con i migliori influencer, in modo da ricevere la massima attenzione verso i contenuti proposti e soprattutto garantirsi un flusso regolare di post.
Sfruttare le email
Una buona mailing list è un grande bacino di potenziali fruitori del contenuto da amplificare. Il modo più diretto per indirizzare a questi utenti il contenuto è creare un’email apposita, in cui l’oggetto è proprio l’argomento del contenuto. Questa email conterrà una call to action che esorterà l’utente a cliccare sul link che lo porterà al contenuto originario.
In realtà però il riferimento al contenuto da spingere può essere anche inserito in un’email che veicola altri contenuti, per esempio posizionandolo nella parte bassa dell’email o, se si sta inviando una newsletter, come uno dei contenuti presenti.
Un altro metodo molto efficace è di inserire il contenuto nella firma. Questo è molto valido se si riesce a presentarlo con un riferimento alle attività che qualificano l’autore dell’email.

Utilizzare altri post del blog
Un contenuto da promuovere può essere spinto anche da un altro contenuto, con un tema affine, che lo comprenda come embed (ad esempio nel caso di un video) o come link. Se ad esempio il contenuto originario è un post che tratta dei vantaggi derivanti dall’uso di un certo utensile da cucina, è possibile creare un secondo post che illustra una ricetta che può essere preparata impiegando proprio quell’utensile. All’interno di questo secondo post si collocherà un link che punta al post originario.
In certi casi piuttosto che usare un semplice link è possibile creare un riquadro all’interno del nuovo post per dare il massimo risalto al rinvio al contenuto originario. Un’alternativa molto efficace è anche un’immagine con didascalia che include un link al post.
Per ottenere il massimo risultato di amplificazione anche questo secondo post dovrà essere a sua volta promosso e distribuito al meglio nei vari canali.
Tematica molto interessante!