I contenuti migliori per i social media: caratteristiche vincenti Quali sono i contenuti migliori per i social media? Ecco le caratteristiche e 8 suggerimenti per creare buoni post da pubblicare nei social network

Social media: 8 suggerimenti per i contenuti da pubblicare

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Quali sono i contenuti migliori per i social media? In sintesi estrema si può dire che sono quelli che riescono a coinvolgere al massimo grado gli utenti. In un mondo affollatissimo di contenuti di ogni tipo come quello dei social network è necessario riuscire a suscitare non solo interesse verso i post pubblicati, ma anche partecipazione diretta, in modo da stabilire una relazione quanto più personale possibile con le persone a cui si vuole parlare.

Ma non basta. Gli utenti dei social media fruiscono i contenuti presenti in un modo estremamente rapido e immediato. Solitamente hanno un livello di concentrazione basso e non sono disposti a prestare molta attenzione a ciascun post presente. In questo contesto i post che spiccano maggiormente sono quelli che riescono a farsi fruire in modo immediato e senza sforzo. Tra un post che impone un ragionamento elaborato per essere compreso e uno che è in grado di comunicare incisivamente il proprio messaggio anche alla persona più distratta, il secondo vince sempre.

Sulla base di queste considerazioni preliminari è possibile allora enunciare le caratteristiche più rilevanti dei contenuti migliori per i social, ossia quelli che vengono notati e apprezzati immediatamente e riscuotono il massimo engagement.

    • Brevità. I contenuti con un testo sintetico e vivace sono quelli che si leggono e si comprendono più facilmente. Solo nel caso in cui si apprezza fortemente la persona o l’azienda che ha pubblicato il contenuto allora si può essere disposti a leggere con maggiore attenzione testi più lunghi, ma il rischio per chi li pubblica è sempre quello di annoiare l’utente o di non farsi capire in modo chiaro. Meglio sempre inserire un testo molto stringato e brillante che riassume gli argomenti principali che si vogliono esprimere e rinviare a un eventuale contenuto esterno (a cui si rimanda con un link) per approfondimenti ulteriori. Se un testo può essere suddiviso in vari argomenti, meglio creare più post riguardanti ciascuno un singolo aspetto e rinviare alla trattazione più completa del tema mediante un link a una pagina esterna specifica, per esempio del blog. Chi vorrà approfondire cliccherà e leggerà l’intero contenuto, gli altri riusciranno comunque a farsi un’idea precisa grazie al testo sintetico pubblicato.

 

    • Emozionalità. Nei social network le persone puntano innanzi tutto a svagarsi, per cui i contenuti emozionali sono quelli che hanno sempre maggiore presa. Perfino su LinkedIn, il social più professionale e togato tra quelli esistenti, i contenuti vincenti sono quelli che riescono a suscitare più emozioni, pur affrontando tematiche di carattere lavorativo e aziendalistico. L’abilità di un buon social media manager deve essere quella di riuscire a infondere nel proprio post anche un effetto emozionale con cui avvincere il pubblico. A questo scopo aiuta pensare a un’idea narrativa, a un approccio scherzoso, a un messaggio che mette in evidenza gli aspetti emotivi del contenuto. Uno stesso messaggio può essere espresso in modo più freddo o più caldo, meglio sempre puntare a post molto calorosi e brillanti.

 

    • Immaginificità. Le immagini (e i video) comunicano in modo più diretto ed esplicito di qualsiasi testo. I migliori contenuti nei social sono sempre provvisti di un’immagine. L’abilità di un social media manager deve essere quella di pubblicare immagini che riescano a dare un’idea del contenuto che si vuole trasmettere. Per questa ragione ci deve essere sempre una perfetta sinergia tra immagini (o video) e testo del post.

 

    • Relazionalità. I contenuti che maggiormente colpiscono gli utenti sono quelli che li chiamano in causa personalmente. Tra un testo come “Ecco la nostra nuova collezione dell’inverno 2020-21” e un altro più personale come “Quali sono le tue borse preferite della nostra collezione inverno 2020-21?” il secondo stimola molto più alla fruizione del post e all’interazione. La regola da seguire il più possibile è quindi pubblicare contenuti nei social capaci di avviare un vero e proprio dialogo con ciascuna persona del pubblico di riferimento.

 

    • Originalità. Pubblicare contenuti visti e rivisti, che non aggiungono niente di nuovo a tutto ciò che già pervade i social, è un pessimo modo di comunicare. L’obbligo di tenere aggiornato il profilo o la pagina regolarmente non significa avere la libertà di pubblicare un post qualsiasi. Gli utenti vengono eccitati dalle novità e da ciò che appare inconsueto e particolare. È indispensabile cercare a tutti i costi di mettere online post davvero unici o che aggiungano qualcosa di nuovo a quanto è già stato detto su un certo argomento.

 

    • Coerenza. Se da una parte si deve cercare di essere originali, dall’altra non si deve strafare perdendo di vista l’obiettivo di comunicazione. A chi si sta parlando? Quali sono le caratteristiche del proprio pubblico di riferimento? Qual è la propria reader persona? Definire un piano editoriale per i social significa selezionare tra tutti i possibili contenuti solamente quelli che davvero aggiungono valore alla comunicazione e che sono coerenti con quello che si vuole dire al proprio pubblico. Un’azienda nel settore della realizzazione di profilati plastici che pubblica le foto di un gattino nella propria pagina probabilmente attirerà qualche like in più, ma sicuramente non starà aggiungendo valore alla propria comunicazione, anzi rischierà di mettere in dubbio la propria serietà professionale.

 

    • Attualità. I posti migliori per i social sono quelli che si riferiscono a situazioni di attualità. Per esempio legare un post a fatti di cronaca, eventi particolari, personaggi in vista, ecc. sono tutti spunti che permettono di sviluppare una comunicazione estremamente avvincente. Il newsjacking e il real time marketing si basano su questo principio.

 

Tenendo conto di questi principi, ecco 8 suggerimenti per i contenuti più efficaci e coinvolgenti da pubblicare sui social media.

 

1. Post con infografiche

Le infografiche sono molto apprezzate dagli utenti. Si tratta di un modo per presentare dati e informazioni in formato di facile comprensione e anche divertente e colorato. Trattandosi poi di una produzione originale, l’attenzione potrà essere molto alta.

 

2. Post con una domanda

I post con una domanda possono riscuotere successo se ben adoperati. Si tratta di un genere di contenuto adatto per quelle pagine seguite da un buon numero di fan ottenuti in maniera spontanea. La domanda da porre può riguardare diversi argomenti. Si può andare sul classico, chiedendo qualcosa riguardo i propri prodotti e le aspettative del pubblico. Oppure si può giocare di creatività, utilizzando un argomento caldo o d’attualità per fare breccia nell’attenzione e suscitare un dialogo. Si tratta di una mossa di newsjacking da adoperare però con prudenza. Per coinvolgere ancora di più si può porre una domanda inserendo il testo in un’immagine.

 

3. Post di celebrazione di un evento

In concomitanza con una certa ricorrenza o evento può essere molto utile produrre un post a tema. Per esempio per le festività di Natale oppure per l’arrivo della primavera. Ovviamente più l’evento è popolare più si deve sgomitare per riuscire a distinguersi e quindi si dovrà mettere in gioco tutta la propria creatività e originalità.

 

4. Post con contenuti generati dagli utenti

Nell’epoca dei social, gli utenti desiderano sentirsi al centro dell’attenzione. Chi per desiderio di popolarità, chi per condividere qualcosa. Nel Web 2.0 l’utente è divenuto creatore di contenuti; ha tutti i mezzi per farlo bene; si diverte nel farlo. E allora perché non proporre ai propri fan di pubblicare un post con un hashtag dedicato all’azienda? In questo modo si potrà generare coinvolgimento e ottenere nuovi contatti.

Attenzione però: questo genere di azioni vanno attutte soltanto se è sicuri di avere uno stuolo di fan veramente motivati e attivi che seguono. Non c’è niente di più triste e sconveniente che trovare post in cui si propone agli utenti di fare qualcosa e non ottenere nessuna interazione. Va detto poi che non basta chiedere ai follower di pubblicare un post con un hashtag particolare: si devono dare anche delle buone motivazioni a farlo. A questo scopo si possono inventare delle storie, delle occasioni particolari, delle piccole gare di creatività. L’obiettivo è dare agli utenti una ragione forte per cui farsi coinvolgere.

 

5. Post di coinvolgimento a tema

Sulla scia della tipologia di post precedente, si può anche chiedere ai fan di inserire tra i commenti del post foto personali. Per esempio si possono invitare gli utenti a caricare le foto del loro gatto, della loro tavola imbandita, del loro balcone e altro ancora. Soprattutto se i prodotti che propone l’azienda sono di uso comune e solleticano i sensi e il piacere, è facilissimo spingere gli utenti a pubblicare foto o altri contributi multimediali che riguardano il loro utilizzo. In generale si possono portare gli utenti a parlare delle situazioni personali in cui normalmente fanno uso dei prodotti. In questo modo verranno indotti a parlare di loro stessi e della loro vita… all’ombra del brand!

 

6. Post con foto aziendali

Perché non usare i social aziendali come fanno tutti gli altri utenti, pubblicando foto dell’azienda o dei dipendenti, magari colti in un momento di convivialità? Questo modo di agire può restituire freschezza e un grande senso di familiarità, molto apprezzato dagli utenti dei social. Si darà un volto umano alla vita dell’azienda. L’avvertenza però è di tenere sempre a mente che si sta comunicando un’azienda: sono da evitare post del tutto personali e familiari, come quelli che ritraggono la festa di compleanno del figlio della sorella del responsabile commerciale o della madre ottuagenaria dell’amministratore delegato intenta a mangiare un piatto di pasta. Sono contenuti che possono sicuramente avere un grande valore per chi li pubblica, ma che per la maggior parte dei clienti o delle persone che seguono l’azienda sono solo un altro post di persone sconosciute che fanno le solite cose che fanno tutti.

 

7. Post con consigli

Un altro tipo di post da pubblicare sulla pagina dell’azienda è un post con un consiglio utile per i clienti. Ovviamente i consigli devono riguardare tematiche attinenti all’uso dei prodotti, ai contesti in cui la gente li usa o, più in generale, avere a che fare con ciò che l’azienda ha da offrire ai suoi clienti.

Se l’azienda produce cravatte si possono proporre gli abbinamenti di colore più trendy del momento tra una cravatta e una camicia, se si fa social media marketing per una cantina vitivinicola si può spiegare quali bicchieri sono più adatti alla degustazione di un buon vino.

 

8. Post con sondaggi

Si tratta in questo caso sempre di un post con domanda, al quale però si aggiungeranno delle possibilità di risposta semplici tra poche opzioni possibili. L’utente potrebbe essere invogliato a rispondere perché gli basterà flaggare una possibilità per aver partecipato al sondaggio. Anche in questo caso, si deve fare tutto il possibile per proporre sondaggi su temi stuzzicanti e particolari, altrimenti gli utenti ignoreranno il post.

 

Per svolgere azioni di social media marketing veramente efficaci e i migliori contenuti nei social conviene avere una competenza di alto profilo anche nel campo del content management e del content marketing. A questo scopo abbiamo creato dei corsi online specifici su questi temi che permettono di apprendere tutto quello che occorre per pubblicare contenuti di valore e svolgere attività di marketing basate sulla pubblicazione di contenuti online.

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