Digitalizzazione delle imprese nel 2020, la parola all’esperto Carlo Vivarelli Qual è lo stato della digitalizzazione delle aziende nel 2020 e quali vantaggi derivano da un incremento dell'integrazione di tecnologie digitali in azienda? Ne parla Carlo Vivarelli, consulente aziendale nello sviluppo tecnologico delle PMI

Digitalizzazione delle imprese

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Quando si parla di digitalizzare un’impresa non conta il settore di appartenenza e la dimensione di essa; ogni attività che desidera dire la propria e rimanere competitiva in un mercato sempre più soggetto a cambiamenti non può esimersi dall’affrontare un processo di digitalizzazione.

In Italia l’avvento del nuovo decennio porrà ancor più l’accento sull’importanza di questa sfida, che rappresenta non solo un modo di innovare le tecnologie utilizzate all’interno di un’impresa, ma il modo di pensare l’impresa stessa.

 

Digitalizzazione delle imprese, facciamo chiarezza sul termine

Solitamente quando si parla di digitalizzazione di un’impresa la prima cosa che viene in mente è l’introduzione di nuovi software gestionali o tecnologie che aiutino a compiere il lavoro aziendale più velocemente (pensiamo ad esempio alla dematerializzazione dei documenti cartacei o all’avvento delle comunicazioni via mail), ma il concetto che sta dietro a questo termine è ancora più profondo.

Digitalizzare un’impresa nel 2020 significa fare in modo che tutti i componenti che ne fanno parte siano in grado di affrontare una serie di importanti cambiamenti dal punto di vista:

  • tecnologico
  • organizzativo
  • manageriale
  • socioculturale.

 

Il cambiamento digitale parte sempre da un input del top management, ma è necessario che venga accolto anche da tutti i componenti aziendali, indipendentemente dalle mansioni svolte e dall’età.

Ecco perché la vera sfida non è solo fare in modo che all’interno della propria impresa si accresca l’abilità digitale (il saper conoscere, gestire e sfruttare al meglio le nuove tecnologie), ma soprattutto che essa venga positivamente accolta conseguendo, così, una vera e propria “maturità digitale”.

 

Lo stato della digitalizzazione delle imprese italiane nel 2020

L’Italia su certi aspetti riesce a essere più recettiva della media, ma non sembra questo il caso del tema della digitalizzazione delle imprese, dove ancora siamo lontani da molti dei nostri partner europei. L’ultimo Rapporto annuale sulla situazione del Paese prodotto dall’Istat pochi mesi fa contribuisce a sottolineare ancora di più come l’introduzione di competenze digitali sia ancora scarsa e per molti versi migliorabile, creando una ripartizione in tre principali tipologie di imprese:

  • quelle con un basso livello di digitalizzazione, che riguarda la quasi totalità delle piccole imprese italiane;
  • quelle con un medio livello di digitalizzazione, dove si riesce a coniugare l’attività d’impresa con l’utilizzo del web e dei servizi digitali (in ogni caso si parla di un valore di poco superiore al 15% delle imprese);
  • quelle con un alto livello di digitalizzazione, che riguarda meno del 5% delle imprese italiane, in particolar modo quelle di grande dimensione che hanno compreso l’importanza di rimanere al passo coi tempi per poter competere in un contesto sempre più competitivo.

 

Invertire la tendenza è una delle grandi sfide del prossimo decennio. Proprio su questo tema così dibattuto abbiamo voluto parlare con un esperto nel campo della consulenza aziendale, Carlo Vivarelli della società Vivarelli Consulting, che quotidianamente si trova a dover aiutare imprese, concentrandosi su quelle di piccole medie dimensioni, dove la cultura digitale è carente sebbene il bisogno di una svolta in tal senso sia percepita.

 

Carlo Vivarelli
Carlo Vivarelli

 

Le caratteristiche che deve possedere un’azienda digitale nel 2020

Un tema che abbiamo voluto sviluppare proprio con Vivarelli è il seguente: come si riconosce un’azienda digitalizzata o che è sulla buona strada per completare il processo di digitalizzazione.

«Una frase che ho voluto imprimere all’interno del sito web della nostra società è la seguente: “per entrare nel futuro occorre essere il futuro”. Può sembrarvi banale, ma sintetizza a pieno quello che dovrebbe essere un procedimento che porta alla digitalizzazione di un’azienda non solo considerando l’introduzione di nuove evoluzioni tecnologiche (noi ad esempio aiutiamo le imprese che ce lo richiedono con aspetti di questo tipo, come lo sviluppo di sistemi gestionali, l’attivazione di sistemi ERP – Enterprise resource planning) e l’implementazione di software MES – Manufacturing Execution System), ma anche l’introduzione di uno spirito critico che abbraccia questi cambiamenti in modo propositivo.

Un’impresa in grado di adottare un processo di digitalizzazione completo dovrebbe possedere le seguenti caratteristiche.

    • Essere come un circuito aperto, dove idee o anche semplici intuizioni vengono portate da tutti i livelli aziendali, quindi non solo dal cosiddetto top management.
    • Essere “smartworking”, introducendo un nuovo modo di lavorare che comprenda una riorganizzazione dei tempi e degli spazi lavorativi, contribuendo anche a semplificare il processo lavorativo con l’introduzione di team di lavoro snelli e ricettivi.
    • Essere in grado di sperimentare provando anche cose diverse dal solito, non considerando un eventuale fallimento come un problema insormontabile, ma come un rischio calcolato. Le imprese che sperimentano e restano al di fuori dei classici canoni hanno sempre la possibilità di cogliere le nuove opportunità al volo, e in un mondo che va a velocità supersonica questo è senza dubbio importantissimo.
    • Essere incentrata sul cliente e soprattutto collegata con il cliente:
      1. Utilizzo dei canali social per comunicare la propria idea d’impresa e mantenere un contatto “umano” con i propri follower
      2. Utilizzo di siti web professionali che consentono l’acquisto dei propri prodotti con semplicità e senza restrizioni alcune
      3. Utilizzo di sistemi multicanale che aiutino a fornire un servizio continuo
    • Sfruttare in modo costruttivo i Big Data, ossia la grande mole di dati che vengono generati dalla interazione digitale con gli utenti, consentendo all’impresa di ottimizzare i propri servizi, ottenendone un ritorno in termini di maggiori introiti e vendite».

 

Digitalizzare la propria impresa, vantaggi da considerare

Un ulteriore aspetto che abbiamo voluto approfondire riguarda il perché è opportuno aprirsi ad un processo di digitalizzazione della propria impresa. Si tratta di una serie di vantaggi facilmente comprensibili per chi possiede per l’appunto un buon livello di maturità digitale, ma in questo caso ci stiamo riferendo soprattutto a quelle aziende (e abbiamo visto che il numero è particolarmente elevato) che hanno uno scarso livello di digitalizzazione. In tal senso Vivarelli afferma:

«I vantaggi di lavorare in un’azienda dove si ha una digitalizzazione avanzata sono inequivocabilmente importanti sotto tutti i punti di vista.

    • I flussi di lavoro automatizzati contribuiscono ad un risparmio di tempo davvero notevole… ovviamente ne risente positivamente l’intero processo produttivo ed il modello di business che si vuole perseguire.
    • In particolar modo l’automatizzazione dei processi a basso valore per il business consente di poter dedicare tempo ed energie ad attività più importanti e complesse… ne deriva sicuramente una spinta importante, da non sottovalutare.
    • Aspetto fondamentale della digitalizzazione è anche il miglioramento della comunicazione interna alle aziende, dove tutto avviene in misura smart e ben coordinata… bando quindi alle cosiddette “aziende silos”, dove i reparti non comunicano tra di loro! Ricordatevi sempre che se le comunicazioni sono veloci e ben strutturate possono diminuire anche gli errori e le incomprensioni nello svolgimento delle attività lavorative.
    • Un’azienda dove tempi e spazi di lavoro sono digitalizzati e si offrono possibilità di lavorare da remoto e con più flessibilità di termini e di orari porta a una responsabilizzazione dei dipendenti stessi, fermo restando che performance e risultati restano sempre sotto controllo diretto dell’azienda, che può apporre i correttivi necessari.
    • Informazioni condivise velocemente, automatizzazione dei processi di vendita… questo porta a cambiare anche il rapporto stesso con gli utenti che seguono l’azienda sulle piattaforme social o sul sito web e quindi anche con i potenziali clienti. Coinvolgere e fidelizzare è la parola d’ordine di questi anni.
    • Un miglior rapporto con gli utenti porta a un miglioramento dell’esperienza che loro stessi vivono quando si interfacciano con la realtà dell’azienda. Un’impresa sempre in contatto con il cliente e che ne conosce le esigenze può arrivare anche a creare soluzioni personalizzate e campagne di comunicazione mirate, un ottimo modo per concentrare le energie su chi può essere davvero interessato ai suoi prodotti o servizi».

 

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