Facebook e Instagram sono davvero importanti per incrementare le vendite di un e-commerce? In che modo possono contribuire a dare maggiore visibilità ai siti che vendono online e indurre il pubblico a comprare di più? Per fare un quadro completo dei vantaggi che un uso efficace dei due social media può portare a un’azienda che punti a sviluppare il proprio e-commerce bisogna considerare diversi aspetti.
Innanzi tutto va tenuto presente che in generale i social media sono sempre più indispensabili, al punto da essere i siti sui quali si passa la maggior parte del tempo di una giornata. C’è chi li utilizza per svagarsi, chi per relazionarsi con altre persone all’interno del social network e infine c’è chi non può farne a meno per lavorare.
Per questa loro straordinaria diffusione, i social media hanno dato vita a nuovi mestieri: gli influencer, i creator, i videomaker e tanti altri ancora non potrebbero esistere senza i canali social. Proprio queste nuove professioni hanno portato dei cambiamenti significativi al modo di comunicare delle aziende.
In linea con il successo dei social media e dell’importanza che hanno acquisito, le imprese con un canale di vendita online hanno iniziato a puntare sempre di più sui social per sviluppare il loro business: un modo efficace per aumentare la visibilità e le visite al proprio e-commerce, accrescere la propria brand awareness e fidelizzare e soddisfare i propri clienti, avendo un contatto costante con loro, molto spesso quasi in tempo reale.
Secondo le attuali proiezioni, i clienti spendono il 20-40% in più in prodotti di aziende con cui interagiscono attraverso i social media e di questo passo nei prossimi anni ci saranno oltre 3 miliardi di persone che useranno i social media. A livello mondiale, la media giornaliera del tempo speso sui social media, da qualsiasi dispositivo, è di 2 ore e 16 minuti, e le persone che in tutto il mondo effettuano acquisti o pagamenti online sono 2,8 miliardi (Fonte: WeAreSocial.com)
Ogni social ha caratteristiche diverse, molto spesso complementari tra di loro. Per un’azienda è opportuno dunque focalizzarsi sulla gestione del processo di vendita e sulla risoluzione delle problematiche, riuscendo a organizzare le proprie risorse in maniera efficiente su tutti i canali social in cui è presente. Facebook e Instagram rientrano in questa logica, potendo rappresentare potenzialmente una vetrina immediata dei propri prodotti.
L’e-commerce su Facebook
Quando si parla di vendite online è indispensabile creare un sistema di e-commerce, ma dopo averlo creato bisogna saperlo gestire in modo da generare traffico e soprattutto vendite. Per rendere possibile ciò, è necessario scegliere in maniera ponderata i canali opportuni su cui puntare per garantire un traffico costante di potenziali clienti. Facebook rientra tra questi canali, per le caratteristiche che possiede e per gli strumenti che mette a disposizione degli utenti.
Innanzi tutto le opportunità per creare annunci pubblicitari, capaci di colpire in modo estremamente preciso il pubblico più in target. Strumenti come le inserzioni sponsorizzate o Facebook Ads raggiungono milioni di utenti di ogni fascia d’età a un costo davvero basso. L’unico requisito per fare pubblicità su Facebook è l’apertura di un account pubblicitario attraverso il Business manager, lo strumento gratuito offerto da Facebook per facilitare aziende e agenzie ad organizzare e pianificare le inserzioni, senza perdere più tempo ed essere legati solo agli account personali.
Dopo essersi registrati su Business Manager, bisogna configurarlo per farlo comunicare con Facebook attraverso il Pixel di Facebook, ovvero una stringa di codice che è possibile inserire sul proprio sito web in modo da monitorare e tenere traccia delle conversioni, ottimizzare le performance e creare audience altamente personalizzate e mirate per gli annunci. Grazie al Pixel infatti Facebook riuscirà a rilevare cosa fanno gli utenti sul sito web e a utilizzare questa informazione per ottimizzare le campagne. Attraverso il Business Manager si possono creare fino a 10 pixel. Dopo aver effettuato questi passaggi, sarà possibile avviare una campagna di advertising online.
Oltre alle campagne standard è consigliabile avviare anche campagne di retargeting, ovvero creare creare delle sponsorizzazioni per fare tornare gli utenti sui propri canali dopo che li hanno già visitati e abbandonati. Ad esempio è possibile riproporre messaggi che ricordano le caratteristiche di un certo prodotto a tutti gli utenti che ne hanno visitato la pagina di presentazione o acquisto nel sito di e-commerce dell’azienda. Una percentuale di utenti di Facebook esposti a queste inserzioni possono finalmente convincersi a effettuare l’acquisto.

Altri due strumenti da sfruttare sono le vetrine che si possono aggiungere come sezione all’interno di una pagina Facebook con delle vere e proprie schede da mostrare al pubblico in una esposizione dei prodotti divisa per categorie, e il pulsante di invito a un’azione da poter inserire in primo piano all’interno di una pagina (contatto attraverso Messenger, e-mail, telefono o sito web, iscrizione a un canale esterno, acquisti on line e prenotazione/acquisto di un servizio/prodotto).
Tuttavia, esistono anche dei modi più interattivi e innovativi per migliorare la propria attività di e-commerce su Facebook: i video streaming live, Facebook Messenger e il Marketplace.
Facebook sta testando un nuovo strumento di e-commerce per Facebook Live che consente alle pagine di visualizzare i prodotti nel loro stream, consentendo così agli spettatori di acquistare tramite apposite schermate. Lo streaming live è una funzione molto utilizzata all’interno di tanti social media, tra cui Facebook. Persone di qualsiasi fascia d’età creano e guardano video in diretta. Ecco alcune statistiche: l’80% delle persone preferisce guardare un video live piuttosto che leggere un post sul blog, l’82% delle persone sceglierebbe video in diretta su qualsiasi altro tipo di post sui social media. Gli utenti guardano video in diretta su Facebook 3 volte più a lungo dei video registrati e ricevono 10 volte più commenti. Oltre il 36% degli utenti di Internet ha visto un video in diretta.
Un’altra app collegata a Facebook che può incentivare l’e-commerce è Messenger, con oltre 1,3 miliardi di utenti attivi mensili. Per sfruttarlo nel migliore dei modi, una volta configurato il proprio account Messenger, basta collegarlo al proprio sito. Dopodiché Facebook Messenger mostrerà gli aggiornamenti del prodotto, le variazioni di prezzo e offrirà la possibilità di fornire assistenza ai clienti.
Il servizio di e-commerce più innovativo su Facebook è sicuramente Marketplace: una piattaforma dove poter vendere e comprare prodotti di ogni tipo: da cellulari a capi di abbigliamento, da attrezzi per il giardino fino agli immobili.
È importante notare che l’acquisto dei prodotti non avviene tramite un pagamento effettuato all’interno di Facebook: l’utente interessato a un prodotto contatterà il venditore tramite un messaggio privato e si accorderà direttamente con lui per gestire l’acquisto; inoltre Facebook non avrà alcun guadagno sulle vendite. In questo modo si accorciano i tempi e si stabilisce anche una relazione personale tra il venditore e il cliente.
L’e-commerce su Instagram
Dopo Facebook, tra i social media in cui è più conveniente praticare l’e-commerce troviamo Instagram in netta ascesa. Un social di tendenza apprezzatissimo soprattutto dagli utenti più giovani, uno dei motivi per cui aziende hanno ormai compreso l’importanza di fare Instagram marketing per mirare a quella fetta di pubblico con età inferiore ai 30 anni.
Grazie a tool e funzionalità messi a punto nel tempo dagli sviluppatori e a strategie ad hoc pensate dai marketer, Instagram si può considerare quasi come una vera e propria piattaforma di e-commerce, in particolar modo grazie alla funzione Checkout.

Instagram Checkout è un sistema di pagamenti che sta rivoluzionando il mondo della vendita online e Instagram è il primo social network che rende possibile la vendita direttamente sulla sua piattaforma. In questo modo l’utente può usufruire di una costumer experience virtuale facile, veloce e sicura, garantendo all’azienda ritorni economici diretti.
L’obiettivo del “quadrato magico” è quello di catturare l’attenzione dell’utente attraverso le immagini, un po’ come fatto da Pinterest ma senza lo stesso successo. Instagram tramite la tecnica dei feed, delle stories e del visual storytelling offre la possibilità di comunicare il proprio prodotto/servizio nel migliore dei modi, e la funzione Checkout è il modo perfetto per terminare l’iter del consumatore con l’acquisto all’interno della piattaforma.
I post da cui si possono fare acquisti con Checkout sono quelli che si trovano nella sezione “Esplora” nella categoria “Shopping”, o i post caratterizzati da una piccola icona a forma di borsa, in basso a sinistra dell’immagine. Con un click sul tag compare un’etichetta sull’oggetto acquistabile, con informazioni relative al nome e al suo prezzo.
Tuttavia, la possibilità di effettuare l’acquisto e pagare, tramite il pulsante “checkout on Instagram” senza il rimando a siti esterni è attiva solo nei post organici, nelle Stories (utilizzando lo swipe up) e nella tab “Esplora”. Al momento infatti la funzione è stata rilasciata in versione beta. Instagram la considera ancora un esperimento per poche aziende privilegiate, in vista del lancio globale.
Per ora, l’acquisto in app è disponibile solamente per gli utenti che risiedono negli Stati Uniti ed è stata riservata ad un numero limitato di brand e aziende tra cui, Nike, Adidas, H&M, Zara, Michael Kors, Burberry, Dior, Prada e MAC Cosmetics. Tali aziende dovranno pagare una percentuale per il servizio a Instagram, su ogni acquisto, ma non sono state comunicate né le cifre né le modalità.
Non è da escludere che successivamente all’apertura a tutto il mercato della funzione Checkout perfino Amazon e Ebay potrebbero subire la concorrenza di Instagram, qualora questo nuovo servizio dovesse rivelarsi efficiente e innovativo. In ogni caso Checkout è la riprova che Zuckerberg e soci puntano sempre più direttamente a introdurre in Instagram e Facebook dei sistemi di commercio elettronico in cui le aziende affiliate possono vendere direttamente i loro prodotti, massimizzando i guadagni.
Da non sottovalutare nemmeno l’utilità delle Storie nella logica dell’e-commerce su Instagram. Oltre 250 milioni di utenti infatti fanno uso delle Storie ogni giorno. Una popolarità che ha eliminato la concorrenza di Snapchat, la prima app a lanciare le Storie, anche se con modalità diverse.
Circa il 50% delle aziende su Instagram pubblica almeno una Storia ogni mese. Il 20% di queste Storie genera almeno un messaggio diretto, oltre ad avere molte funzioni vantaggiose per raccogliere dati sui clienti.
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