Quali sono le differenze tra WhatsApp e Telegram da un punto di vista delle opportunità di marketing offerte alle aziende? Quale conviene usare per dare una spinta in più al rapporto diretto con i clienti e alla customer care? Negli ultimi anni sono diventate le app di messaggistica istantanea più scaricate e usate in assoluto, rubando la scena a sms, Windows Live Messenger e Skype e aumentando in maniera costante la loro popolarità grazie soprattutto all’aspetto multifunzionale che le ha rese praticamente indispensabili.
Ma al contrario di quanto si possa erroneamente pensare, sia WhatsApp che Telegram non sono semplici app per chattare, ma possono essere utilizzate anche come strumenti di business in ottica di comunicazione di marketing aziendale e di customer care.
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Chatvertising: un fenomeno in espansione
La messaggistica sui dispositivi mobili sta diventando lo strumento principale utilizzato dagli utenti che passano sempre più tempo sulle app di instant messaging. Questo fattore negli ultimi anni ha generato il fenomeno del chatvertising, ovvero una nuova forma di interazione tra brand e cliente basata su applicazioni come WhatsApp e Telegram.
Ovviamente queste app non sono sostitutive dei social network nella gestione del rapporto tra azienda e cliente, bensì integrative. Al complesso di relazioni dirette reso possibile dai social, le app di messaggistica aggiungono il dialogo in tempo reale e la performance relazionale one-to-one interamente personalizzata.
Secondo un recente studio condotto negli USA da Instantly, il 79% delle aziende ritiene che i clienti desiderino ricevere supporto via messaggio di testo, il 72% dei professionisti utilizza regolarmente le app di instant messaging per comunicare con clienti e collaboratori e il 15% afferma che più della metà dei messaggi è destinato a scopi commerciali. La relazione one-to-one permette quindi di far aumentare la fiducia del cliente nei confronti dell’azienda, permettendogli di rimanere nella sua comfort-zone, grazie all’utilizzo delle stesse app usate quotidianamente per altre attività.
Qual è quindi il ruolo di queste app all’interno delle aziende? Come possono essere utilizzate per incrementare il business dell’azienda? E quale delle due è meglio usare per ottenere un maggiore successo?

WhatsApp vs Telegram: quale app dà più opportunità di business?
I numeri ci dicono che WhatsApp, dal 18 ottobre 2010 (data del lancio dell’app) a oggi, vanta oltre un miliardo di download ed è così l’app di instant messaging più diffusa e usata.
Telegram invece, nata quasi 3 anni dopo, conta oltre 100 milioni di download. Un divario non indifferente che premia dunque l’app acquistata da Mark Zuckerberg nel 2014 per 19 miliardi di dollari.
Ma attenzione a non farsi ingannare da questi numeri, perché Telegram ha delle funzioni business che compensano questo divario.
Uno dei privilegi principali di Telegram è la possibilità di potenziare la comunicazione interna attraverso la creazione di un canale, dove poter inserire ad esempio tutti i dipendenti che hanno la possibilità di venire a conoscenze di tutte le novità dell’azienda collegandosi da diverse piattaforme.
Per la comunicazione esterna sono invece più adatti i gruppi e i supergruppi, ai quali possono iscriversi i clienti tramite link senza condividere con gli altri il numero di cellulare, dettaglio importante che aumenta il livello di privacy dell’app.

Sia nei gruppi che nei canali inoltre, è possibile nominare più amministratori, in modo da garantire una presenza più costante dei coordinatori e di conseguenza una risoluzione più immediata degli eventuali problemi.
A queste funzioni, si aggiunge quella dei bot, ovvero dei robot virtuali con un database pre-impostato di frasi e parole memorizzate, che consente di creare un Help Desk su misura per i propri clienti, in grado di rispondere alle domande più comuni in modo rapido e preciso.
Tutte queste funzioni dunque, garantiscono una costumer care totale (assistenza ai clienti), permettendo alle aziende di aumentare la fidelizzazione dei clienti e soddisfare in maniera più tempestiva e precisa le loro esigenze.
Proprio dalla consapevolezza che servono strumenti migliori per agevolare le conversazioni tra aziende e consumatori, la società di Mark Zuckerberg nel gennaio 2018 ha pensato bene di lanciare sul mercato WhatsApp Business, ovvero la versione professionale di WhatsApp, ideata per lo sviluppo delle aziende.
Essendoci milioni e milioni di persone che utilizzano WhatsApp abitualmente, aumenta la probabilità di trovare i propri clienti attraverso uno strumento che conoscono già. Anche perché uno dei vantaggi di WhatsApp Business è che i messaggi inviati dall’account business verranno ricevuti dall’utente sulla versione classica di WhatsApp. La barriera principale all’utilizzo dell’applicazione è che per iniziare un’interazione o aggiungere un cliente a un gruppo bisognerà prima essere in possesso del numero di cellulare dell’utente in modo da inserirlo tra i contatti.
WhatsApp Business consente di creare un account aziendale all’interno del quale è possibile inserire: l’indirizzo (che sarà visualizzato su Google Maps), gli orari di apertura, l’e-mail di riferimento e il sito web.
Ogni account aziendale è contrassegnato da un badge. Se il badge è verde si tratta di un’azienda verificata. Se il badge è grigio, l’azienda è confermata. Se invece il badge è grigio con un punto di domanda all’interno del profilo, si tratta di un account business non ancora confermato né verificato.
È inoltre possibile, indipendentemente dal tipo di badge, visualizzare le statistiche dei messaggi (quanti ne sono stati inviati, consegnati, letti e ricevuti) e catalogare contatti e chat con le etichette, per organizzare e ritrovare chat e messaggi.

Con WhatsApp Business però non è possibile usufruire di bot, help desk, supergruppi o canali. Tuttavia, ci sono alcune opzioni che si avvicinano a queste funzioni (disponibili invece su Telegram):
- l’invio di un messaggio di benvenuto automatico verso gli utenti che ti scrivono per la prima volta o dopo 14 giorni di inattività nella chat.
- un messaggio automatico in caso di assenza con la possibilità di programmare quando verrà inviato. Se nel profilo sono impostati gli orari di apertura, è possibile scegliere di mandarlo nei periodi di chiusura.
- le risposte rapide che evitano di dover scrivere sempre la stessa cosa. Dopo aver impostato le risposte alle domande più frequenti dei clienti, potrai richiamarle digitando “/“. Dopodiché dovrai solo scegliere quella che ti serve in quel momento.
Riepilogando, entrambe le app in questione godono di strumenti vantaggiosi e funzionali per la crescita di un’azienda, ciascuna con dei punti di forza e di debolezza. Ecco un’infografica riassuntiva (realizzata con visme.com) che mette a confronto le funzionalità principali di WhatsApp e Telegram in un’ottica di business aziendale, a voi le conclusioni.
Infografica realizzata tramite Visme