Per ottenere link in entrata o backlink possono essere messe in campo tecniche di link building, alcune valide e fruttuose, altre scorrette e spesso dannose.
Nel mondo del web, ottenere link in ingresso è molto importante per le aziende. L’essere citati altrove rispetto che nel proprio sito comporta due vantaggi. Da una parte la crescita della brand awareness: la notorietà della vostra azienda crescerà perché si parlerà di voi. Dall’altra parte in ottica SEO ottenere backlink è qualcosa che i motori di ricerca valutano positivamente per il ranking di un sito e quindi per determinarne il suo posizionamento sulle SERP.
Cos’è il link building?
Link building significa letteralmente “costruzione di link”, intendendo la messa in opera di una serie di azioni che mirano a ottenere link, a volte in maniera non del tutto spontanea o naturale. Del resto la parola ‘costruzione’ fa intendere che il sito linkato sia attivo nell’affare, metta del suo e si prodighi in qualche modo per avere il backlink. Esistono diverse pratiche di link building. Eccone tre non del tutto corrette e spesso inutili.
Scambio o acquisto di link
I link possono essere acquistati. Si può pagare un sito affinché menzioni le vostre pagine. Ma questa pratica può essere controproducente, oltre che poco leale. Infatti i sempre più sofisticati sistemi di controllo dei motori di ricerca hanno imparato a riconoscere i link non naturali: questi possono portare a un abbassamento del Page Rank del sito. Se si fanno accordi a pagamento con altri siti perché inseriscano un link verso il vostro sito, è indispensabile fare in modo che questo avvenga nel modo corretto, ossia fare in modo di pubblicare il backlink in pagine con contenuti coerenti con le pagine del vostro sito a cui il link punta. Inoltre conviene scegliere solo quei siti che hanno una buona reputazione e trattino contenuti attinenti a quelli del vostro sito.
Altro esempio di link non naturali sono quelli scambiati: ci si può scambiare il favore tra due aziende di linkarsi nei propri reciproci siti. Anche questa pratica può non essere vista di buon occhio dai motori di ricerca, specie se compiuta in maniera massiva e scriteriata, senza restituire un valore aggiunto alla user experience degli internauti.
Costruzione di siti satellite
La costruzione di siti satellite fa riferimento alla messa online di piccoli siti contenenti link al sito principale dell’azienda. È un modo per linkarsi da soli, in sostanza. Questa pratica però può non sortire i risultati sperati. Infatti non è sufficiente ottenere un backlink qualunque per vedere migliorato il proprio posizionamento. Esistono diversi tipi di backlink, alcuni di buona qualità, altri di pessima. Per essere utile un link in ingresso deve essere posizionato all’interno di un sito di buona qualità. I siti satellite in genere non sono ben curati, perché vengono trattati alla stregua di siti secondari. Ma non avendo contenuti di qualità, i motori di ricerca non li reputeranno autorevoli, ergo i backlink che contengono non saranno molto utili ai fini della ottimizzazione SEO.
Va aggiunto che nella maggior parte dei casi i siti satellite sono intestati alla stessa società del sito principale o addirittura risiedono nello stesso server. Google è in grado di rilevare questi aspetti e quindi è in grado di dedurre che si tratta di siti appartenenti alla stessa azienda, declassando il valore del backlink o perfino penalizzando il vostro sito.
Inserire il link nei commenti in maniera scriteriata
È anche possibile inserire un link in entrata al proprio sito nei commenti di blog, forum e social. Bisogna però fare in modo che questi backlink vengano inseriti in maniera coerente rispetto al contesto. È necessario che i link siano davvero utili alla discussione, portino un valore aggiunto, siano pertinenti. Il rischio è infatti quello di essere percepiti come puro spam.
Grazie mille, articolo molto utile