Lo storytelling è molto importante per le aziende. Ma perché? Perché narrare una storia dovrebbe essere tanto utile a vendere qualcosa? I motivi sono diversi e molto validi. Questi affondano le radici in un passato molto lontano quando i primi uomini si sedevano alla sera intorno a un fuoco, un vecchio si alzava e raccontava a tutti una storia. Tramite quella narrazione venivano spiegate cose incomprensibili, i più giovani imparavano i valori del loro clan, si creava una fantasia comune che univa e cementava i rapporti tra le persone garantendo una serena convivenza. E che c’entra tutto questo con le vendite? C’entra. Perché il fatto che l’arte di narrare storie sia un elemento ancestrale della storia dell’uomo fa intendere come la mente dell’uomo funzioni proprio in senso narrativo.
Raccontare una storia significa creare unione tra le menti di più persone e comunicare un messaggio in maniera molto forte grazie al coinvolgimento emotivo.
Ecco alcune ragioni per le quali lo storytelling è importante per le aziende.
Emozione attraverso la storia
Un concetto molto complicato può essere espresso in maniera tecnica, esaustiva utilizzando molte parole e un tono molto istituzionale. Ad esempio mettiamo il caso che un’azienda venda un dentifricio che sbianca i denti. Si può spiegare il concetto in senso tecnico e di certo è importante farlo, illustrando in dettaglio i principi attivi che rendono questo dentifricio efficace nel rendere i denti più splendenti.
Ma accanto a questo tipo di comunicazione può essere messa in piedi una narrazione, parlando ad esempio di una ragazza che si è innamorata di un ragazzo e sa che per conquistarlo deve sfoggiare il suo miglior sorriso, per cui dopo diversi tentativi di farsi notare che non sono andati a buon fine decide di usare il dentifricio. Finalmente grazie alla luminosità che ha acquisito il suo sorriso il ragazzo si accorge di lei e la storia tra i due ha inizio. È evidente che una descrizione tecnica non colpisce, perché non emoziona. Al contrario, una narrazione coinvolge sul piano emotivo e, in qualche caso, anche personale: un potenziale cliente si chiederà istintivamente quante volte avrebbe voluto fare colpo anche solo con un sorriso. E da quel momento l’associazione di un sorriso con il prodotto diventa immediata. Questo tipo di comunicazione affianca quella più seria e tecnica per creare un mondo intorno al marchio.
Immaginazioni comuni
Proprio sulle immaginazioni comuni e sui valori comuni si fondano le storie. Parlare con pubblici molto vasti non è facile. Ciascuna persona ha i propri gusti, le proprie preferenze. Ma esistono archetipi culturali che appartengono a tutti in un modo o in un altro. Si tratta di valori o di immaginazioni che appartengono a una coscienza collettiva. È proprio su questo che fa leva lo storytelling per riuscire a parlare davvero a tutti.
Le storie rappresentano il nostro modo di vivere e di vedere il mondo. Un’azienda che si racconta attraverso storie che parlano del mondo e della quotidianità del suo pubblico di riferimento crea un contatto diretto e profondo con i suoi clienti attuali e potenziali, che inizieranno a sentirla parte del loro vissuto. Con l’effetto di sceglierla più frequentemente a preferenza di altri marchi quando faranno i loro acquisti.
Storie per dire come il prodotto aiuterà le persone
Le storie non servono a esaltare il brand. Ai possibili clienti interessa sapere come un prodotto o un servizio migliorerà la loro vita. Così attraverso lo storytelling si può mettere in campo una narrazione, modulata secondo diversi toni a seconda del brand, che renda chiari quali saranno i vantaggi e i benefici per i consumatori che decideranno di comprare da voi.
Quali bisogni soddisfa un prodotto? Quali vantaggi porta a un acquirente? Raccontare questi aspetti in modo concreto calandoli in situazioni concrete e in cui le persone possono facilmente identificarsi significa portare le persone a ritenere che il prodotto è proprio quello che stanno cercando.
Rompere la monotonia e creare felicità
Le storie di certo rompono la monotonia. Sono foriere se non di felicità, almeno di sollievo e di partecipazione emotiva. Una comunicazione che usa le storie per trasmettere messaggi pubblicitari, se modulata sapientemente, non è meno seria di una istituzionale che potrebbe da sola per contro apparire troppo ingessata.
L’azienda che riesce a creare empatia con il proprio pubblico, ad abbattere la barriera tra venditore e compratore per sostituirla con una situazione in cui un amico aiuta l’altro amico a stare meglio o a risolvere un suo problema, è quella che sul mercato ha più successo. Nulla meglio di una buona narrazione può creare questo dialogo fitto e intenso tra il brand e il cliente.
Costruire storie efficaci nel web significa coinvolgere il potenziale cliente in un modo quanto più diretto possibile. Nel web le narrazioni sono innanzi tutto occasioni per stimolare un dialogo con i potenziali clienti, portandoli allo scoperto anche solo tramite un’interazione elementare. Un like, un commento o una condivisione è segno che l’utente è rimasto colpito da quello che l’azienda racconta. Da qui l’azienda può entrare in contatto diretto con il suo pubblico portandolo progressivamente e senza sforzo all’acquisto.
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