Dare consigli su come creare una campagna di advertising di successo in Facebook Ads non è semplice. Chiunque si sia cimentato nella promozione di un post sul social sa quanto è frequente non raggiungere gli obiettivi attesi, non riuscendo a ottenere nemmeno un buon numero di visualizzazioni.
Si ottengono risultati positivi in una campagna di advertising in Facebook non solo quando si riesce a mostrare l’inserzione a un numero elevato di utenti, ma anche quando si riescono a intercettare le persone in target, quelle che più probabilmente sono interessate all’annuncio che si sta spingendo. Non avrebbe di fatti senso mostrare un annuncio a mille persone delle quali soltanto dieci potrebbero essere interessate. Sarebbe uno spreco di tempo e di risorse.
Quindi come ottimizzare i risultati? Come creare un annuncio di successo su Facebook Ads? Abbiamo già discusso delle varie possibilità che il Social Blu mette a disposizione riguardo alla creazione di diversi tipi di pubblico. In precedenza abbiamo illustrato anche le differenze tra i posizionamenti automatici e manuali e il ventaglio dei possibili obiettivi della campagna. Ecco 3 consigli utili.
Considerare l’intero funnel di vendita
L’obiettivo finale di tutte le operazioni di marketing online è la conversione, ossia riuscire a ottenere che gli utenti acquistino i vostri prodotti o servizi. Considerando il funnel di vendita, cioè il viaggio che un generico consumatore compie attraversando diversi stadi di interesse prima di arrivare a comperare, la conversione è l’ultimo atto di un’opera composta da più parti. Ogni passaggio del percorso del possibile cliente deve essere invece preso in considerazione.
Non tutti gli utenti infatti sono pronti a comprare. Alcuni potenziali clienti potrebbero non conoscervi ancora, potrebbero avere molti dubbi. Non bisogna solo concentrarsi sui prospect caldi, quelli pronti a effettuare un acquisto. Sarebbe un grave errore. Bisogna nutrire tutti gli utenti, a qualunque fase del funnel si trovino.
Così gli annunci su Facebook devono puntare non solo a ottenere la conversione, ma anche a fare crescere la brand awareness dell’azienda e a stimolare i bisogni degli utenti in modo da generare il desiderio di acquistare.
In questo senso non si devono solo lanciare campagne finalizzate alla vendita, in cui si presenta un prodotto e si propone l’acquisto immediato. È molto utile mettere in advertising anche dei contenuti più ampi, che magari parlano delle modalità d’uso di un possibile prodotto, dei contesti di utilizzo, dei casi in cui il prodotto può essere utile, di esperienze d’uso del prodotto da parte di altri utenti, ecc.
In altri casi si può fare una campagna che punta al coinvolgimento degli utenti, facendo loro domande o proponendo di svolgere azioni specifiche, come postare foto, andare in un punto vendita per ottenere un premio, ecc. Quando invece si punta alla vendita diretta occorre ottimizzare la comunicazione, con formule che stimolano la decisione d’acquisto.
Usare gli emoji
È stato osservato come i post che presentavano emoji ottengono una maggiore considerazione di quelli senza. Le faccine renderebbero l’annuncio più divertente, umano e leggero. Sarebbe questo a invogliare gli utenti a una più grande interazione. Si tratta però di un campo molto lontano da logiche scientifiche. Per cui, a questo proposito, non vi rimane che testare quale sia l’emoji di maggior impatto sul vostro target.
In generale bisogna sempre cercare di rendere i post più emozionali possibili. Inoltre è buona prassi personalizzare il messaggio sulle possibili esigenze o esperienze dell’utente, in modo da coinvolgerlo al massimo grado.
Produrre lanci neutrali
La neutralità è aliena alle logiche del marketing. Si tende sempre a circondare il proprio marchio di parole entusiastiche, tutte votate alla positività. Eppure è stato mostrato come un annuncio neutrale sia molto gradito e considerato dagli utenti del social. Perché? Perché le persone desiderano in generale poter formare la loro opinione in autonomia. Non vogliono imbeccate, non desiderano guide per i loro pensieri. E questo la darebbe vinta a quegli annunci dai toni più neutrali.
In sostanza coinvolgere va bene, ma cercare di forzare l’utente a fare qualcosa è da evitare. Altrimenti il rischio è quello di infastidire i potenziali clienti con l’effetto di portarli ad alzare barriere difensive contro l’azienda e i suoi prodotti. E in questo caso, addio conversioni!
Hai dei dubbi sul funzionamento di Gestione Inserzioni o Facebook Business Manager? Sei stanco di campagne di advertising che sembrano condurre a strade senza uscita? Richiedici subito una consulenza gratuita. Potrai parlare con i nostri esperti in digital marketing che analizzeranno le caratteristiche del business della tua azienda e ti daranno orientamenti strategici e operativi per fare marketing online al meglio.