Tecniche SEO per e-commerce: 3 errori da correggere assolutamente Quando si applicano tecniche SEO a un sito di e-commerce spesso si commettono 3 errori che possono danneggiarne irrimediabilmente il posizionamento nei motori di ricerca

Strategie SEO per e-commerce: errori da correggere assolutamente

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Applicare le giuste tecniche SEO a un sito e-commerce è indispensabile per guadagnare una visibilità importante nei motori di ricerca e quindi incrementare le visite di potenziali acquirenti. Purtroppo, complice il gran numero di siti che si occupano di vendite, online e non, diventa sempre più difficile riuscire a posizionare un sito in maniera organica in Google e negli altri motori di ricerca. Nel caso specifico dei siti e-commerce sono ancora in molti a pensare che bastino le pagine prodotto per posizionare bene il sito.

La realtà è ben diversa e più difficile di quanto non possano pensare i meno esperti. Spesso è la natura stessa dell’e-commerce a rappresentare il rischio più grosso, con i prodotti e le relative pagine che cambiano continuamente impedendo a Google di individuare e posizionare in modo stabile dei contenuti in relazione alle ricerche effettuate dagli utenti.

Per ottenere dei buoni risultati allora si devono applicare al meglio tutte le tecniche SEO che valgono per ogni genere di sito web. Ma soprattutto si devono prevenire ed eventualmente correggere i più gravi e tipici errori SEO per evitare di danneggiare irrimediabilmente un sito e-commerce.

 

1. Descrizione dei prodotti assente o inadeguata

Come abbiamo già accennato, un sito e-commerce non può contenere una semplice lista di prodotti per riuscire a posizionarsi. I siti costituiti da una semplice vetrina di prodotti sono i meno validi dal punto di vista delle tecniche SEO, in quanto oltre a fornire all’utente poche informazione di contorno sull’azienda, i benefici dei prodotti, le modalità d’uso e altri aspetti che lo spingano poi all’acquisto, non riuscirebbero mai a posizionarsi all’interno della SERP.

Ma un errore forse più grave dell’assenza totale di una descrizione ricca di parole chiave (condizione necessaria se speriamo che l’utente possa imbattersi nel nostro sito) è la presenza di una descrizione che altro non è che un copia e incolla della sola scheda tecnica o di un testo reperibile altrove.

Questo capita soprattutto per le aziende e gli e-commerce che vendono prodotti di altri e che per comodità decidono di non modificarne le descrizioni: non esiste errore più grave! A Google i contenuti duplicati non piacciono e se nel caso di una descrizione troppo corta o assente il sito non si posizionerà, nel caso di una descrizione copiata l’e-commerce potrebbe addirittura venire declassato e perdere posizioni in maniera progressiva e in qualche caso irreparabile.

 

2. URL e link non ottimizzati

Non è raro quando parliamo di e-commerce appena nati imbattersi in URL tipo: “ilmiositodiecommerce.com/000556987448”. Una simile soluzione è assolutamente sconsigliata per due ragioni: la prima riguarda l’utente che deve sempre sapere in quale sezione del sito si trova e l’URL “parlante” – ossia quello che riporta parole che riprendono i contenuti principali della pagina – è una garanzia di riuscita in tal senso. Quando quest’URL parlante viene inserito in un link infonde all’utente fiducia e sicurezza che seguendolo non finirà in siti ingannevoli o indesiderabili.

La seconda è che l’algoritmo di Google incrocia le informazioni che legge all’interno della pagina (in particolare nel titolo, nel sottotitolo e nel testo con particolare rilievo alla parte iniziale e finale) con quelle che trova nell’URL. Se l’URL della pagina contiene solo un codice alfanumerico Google non riuscirà a trovare corrispondenze e l’indicizzazione della pagina ne risentirà in negativo compromettendo il buon esito del posizionamento.

Meglio optare allora per URL come: “ilmiositodiecommerce.com/prodotto-tipo-1-taglia-z” e così via, in modo che Google e gli altri motori di ricerca possano intercettarli e aumentino le probabilità che il sito si posizioni anche per il singolo prodotto.

 

3. Nessun link interno

Continuando a parlare di di link, un altro errore SEO che è possibile riscontrare spesso nei siti e-commerce è l’assenza di link interni. Si tratta di una mancanza che non solo ha degli effetti sul posizionamento del sito, ma che può rappresentare anche un’occasione perduta.

Facendo un uso intelligente dei link interni e correlati, infatti, potremo guidare l’utente nella navigazione del sito e nell’acquisto fornendo consigli su prodotti simili o affini a quelli visitati e aumentare così le opportunità di successo e di guadagno. Le pagine dei prodotti e le sezioni più importanti del sito dovranno essere linkate in altre pagine affini, in modo da permettere allo spider di Google che indicizza il sito di individuare tutte le pagine dei contenuti più rilevanti, privilegiandole con un migliore posizionamento.

 

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