Scrivere post testuali di successo su Facebook è sempre più difficile. Infatti dal 2013 la portata dell’organico è diminuita drasticamente. Non si riesce a raggiungere lo stesso numero di visualizzazioni che un tempo venivano ottenute senza pagare.
Oggi Facebook richiede il pagamento di un obolo per ottenere risultati degni di nota. Le sponsorizzazioni dei post sono divenute d’obbligo per divenire visibili al proprio pubblico target.
Facebook del resto può permettersi di chiedere pagamenti a tal proposito. Si tratta di business. Sono 2 miliardi gli utenti attivi mensilmente, mentre le pagine delle piccole imprese ammontano a circa 60 milioni: per emergere da questo oceano e farsi notare bisogna pagare tramite Facebook Ads.
Ma nei casi in cui si abbia un budget limitato, come si può aumentare la portata organica delle visualizzazioni dei post su Facebook? Quali sono le strategie per creare post testuali efficaci e coinvolgenti?
In un’epoca in cui regnano incontrastati i post visuali basati sulle immagini e sui video, i contenuti testuali possono ancora risultare efficaci. Il social media marketing ha ancora bisogno delle parole per comunicare al proprio pubblico. Ma per scrivere post testuali di successo su Facebook occorre seguire determinati criteri.
Lunghezza del testo
Scorrendo la News Feed (Sezione Notizie) di Facebook nel quotidiano scroll delle notizie, gli utenti non hanno intenzione di impelagarsi in lunghi testi. Va dunque evitata la scrittura di post eccessivamente prolissi. È pur vero comunque che scorrendo il post, molti leggeranno le prime righe, determinanti ai fini dell’engagement. Un post testuale che presenta frasi di inizio interessanti può convincere il lettore a proseguire la lettura anche di un testo non esattamente breve.
Per attirare l’attenzione può essere posta una domanda accattivante, può essere immediatamente rivelato un fatto di impatto emotivo, si può riferire di una intuizione, si possono usare frasi ed espressioni capaci di attirare l’attenzione.
Stile e contenuti del testo
Per quanto riguarda lo stile è bene adoperarne uno estremamente semplice. Vanno evitate le frasi troppo lunghe e complesse che possono stancare il lettore. Bisogna ricorrere a periodi semplici e brevi con un lessico né tecnico né eccessivamente forbito.
Per quanto riguarda i contenuti bisogna ricordare che lo storytelling, la narrazione di storie che orbitano intorno al brand, può riscuotere molto successo proprio perché riesce a toccare le leve emotive degli utenti, agganciandoli. Così possono essere presentati racconti che riguardano l’azienda. Non bisogna avere paura di raccontare anche le difficoltà, le sfide e i momenti duri che il proprio marchio ha dovuto attraversare, pur di concludere con una nota di positività e di speranza: questo tipo di narrazione riesce infatti a creare empatia, simpatia e reale coinvolgimento.
Struttura del post testuale
Molto importante è anche tenere in considerazione la struttura del post testuale. Va considerata la cosiddetta struttura della piramide invertita: andranno scritti nella prima parte del testo le conclusioni e i punti chiave del discorso. In questa maniera gli utenti sapranno sin dall’inizio cosa otterranno se continueranno a leggere il post. Nel corpo del testo possono poi essere inseriti i dettagli e tutte le altre informazioni di approfondimento.
Link
Si presuppone che gli algoritmi di Facebook penalizzino i post con i link riducendo ulteriormente la portata dell’organico. Molti marketer per ovviare al problema inseriscono il link nei commenti. Questo modo di fare comporta che gli utenti dovranno compiere una azione in più, dovendo non solo leggere il post ma anche controllare i commenti per cercare il link. È chiaro che questa farraginosità può limitare i click sul link. Allora cosa fare? Un consiglio è quello di inserire link direttamente nel testo del post, limitandosi a farlo però solo nei casi di reale necessità.