La ricerca vocale è una modalità di ricerca sempre più diffusa in Google e negli altri motori, per cui diventa sempre più impellente adattare la SEO anche a questo comportamento degli utenti. In pratica sempre più spesso gli utenti nei search engine non effettuano la ricerca tramite la digitazione manuale delle lettere che compongono le query, ma attraverso la voce. La domanda che allora le aziende e gli specialisti di web marketing devono porsi è: in questo nuovo modo di fare ricerca sui motori di ricerca, le aziende come devono aggiornare i contenuti sul proprio sito per ottimizzare i risultati nelle vocal research?
Sono numerosi i sistemi disponibili per gli utenti per la ricerca vocale: ci stiamo riferendo a “Ok Google”, a “Cortana” o a “Siri”, assistenti vocali che sulla base delle richieste dell’utente forniscono una risposta a voce riportando il migliore risultato trovato, più calzante rispetto alla richiesta dell’utente. Questi assistenti disponibili per i dispositivi mobile consentono di effettuare ricerche, ma non solo. Si può chiedere ad esempio ad “Ok Google” di riprodurre uno specifico brano, indicarci il meteo del pomeriggio, dirci l’orario, sapere quanto è alta la Torre Eiffel o inviare un messaggio WhatsaApp a un nostro contatto.
Cosa è la ricerca vocale?
Lo strumento di ricerca vocale permette di utilizzare la voce per inserire una query sul motore di ricerca. Dunque i software di vocal research consentono di connettere l’utente al search engine tramite la voce dell’utente stesso. In pratica un assistente vocale ha la capacità di riconoscere la voce e capire la richiesta. Gli utenti in genere la utilizzano quando hanno le mani occupate a fare qualcos’altro e allora è più agevole usare la voce. Qualche anno fa gli strumenti di ricerca vocale erano poco funzionali, poiché il sistema non riusciva a comprendere bene ciò che gli si diceva. Oggi invece il livello di comprensione è arrivato al 95%, grazie all’implementazione di una tecnologia che permette di capire il cosiddetto linguaggio naturale, nell’ambito dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Questi software infatti sono in grado di imparare. Ogni ricerca inserita va ad arricchire uno storico e viene indicizzata per dare, le prossime volte, risultati ancora più accurati rispetto alle specifiche dell’utente.
La ricerca vocale e la SEO
A questo punto viene spontaneo chiedersi: quali sono le implicazioni della ricerca vocale in chiave SEO? Come devono comportarsi i brand per ottenere buoni risultati quando un utente compie una ricerca vocale sul settore di loro pertinenza? Ecco i principali suggerimenti.
Usare parole chiave posizionali
È stato stimato che più del 20% delle ricerche vocali riguarda la posizione. Quindi è molto importante che i brand, soprattutto le imprese locali, inseriscano nel loro sito dati sulla precisa posizione dei negozi fisici. Le parole chiave da utilizzare per la SEO tramite ricerca vocale dovranno dunque essere incentrate su una terminologia posizionale più chiara e precisa possibile. Sarà un bene ad esempio inserire parole come “vicino alla cattedrale” o “nei pressi del teatro Tal dei tali”.
Rispondere a domande in maniera accurata
Un’altra caratteristica che differenzia la ricerca vocale dalla classica ricerca tramite digitazione manuale è la tendenza dell’utente a porre delle vere e proprie domande al software. Mentre nella ricerca tradizionale venivano digitate parole chiave, adesso si pongono intere domande: ad esempio “Dove posso andare a mangiare pesce?”, “Qual è la migliore pizzeria in città?” e altro ancora. Quindi è necessario ottimizzare i contenuti del proprio sito non più in funzione della digitazione di specifiche parole chiave, ma in vista della soddisfazione di un’intera domanda, fornendo all’utente una risposta, esaustiva e pertinente, alla sua specifica richiesta.