Conviene comprare i follower e i like? E prima ancora: la compravendita di like e di follower è contro la legge? Queste sono le questioni tanto temute dai professionisti del social media marketing.
Normalmente la situazione tipo è la seguente: un nuovo cliente (solitamente si tratta di neoaziende o in ogni caso di neofiti della comunicazione sui social network) contatta un’agenzia o un libero professionista per chiedere un preventivo o una consulenza al fine di lanciare o migliorare la propria performance sui social. Dopo un’attenta analisi il preventivo viene accettato e arriva il momento della prima riunione o call al fine di esporre in maniera più approfondita la nostra proposta o strategia. Quando pensiamo di essere riusciti a “evangelizzarlo” sulla tipologia di comunicazione e di linguaggio da utilizzare arriva la richiesta: “cosa ne pensa se decidessimo di comprare follower e like? È possibile o è contro la legge?”.
La prima cosa da sapere è che la compravendita di follower e like non è assolutamente vietata da alcuna legge; per questa ragione esistono aziende e software che in maniera del tutto trasparente fanno simili proposte. Ma quali sono i pro e i contro di questa pratica?
Perché comprare follower e mi piace?
1. Aumento di credibilità
Visitare un account che abbia già un seguito nutrito mette l’account in questione subito sotto una luce migliore. Non ci sono dubbi, infatti, che un numero molto alto di follower e like sia un biglietto da visita non indifferente.
2. È semplice e a buon prezzo
Certamente non mancano le offerte da parte di coloro che sono disposti a vendere mi piace e follower al migliore offerente e il motivo per il quale sono in molti a scegliere di accettare è che è una scorciatoia comoda e abbastanza semplice e anche il prezzo non è mai eccessivo.
3. Follower e like chiamano altri follower e like
Il ragionamento alla base di questo meccanismo è piuttosto semplice: se ci sono tante persone disposte a seguire un account colui che vi si imbatterà per la prima volta penserà che sicuramente veicola contenuti interessanti.
Perché non comprare follower e like?
1. Non sono in target
La regola numero uno del social media marketing è cercare di coinvolgere e interagire con un pubblico in target, ovvero interessato ai nostri contenuti, prodotti e servizi. Riempire i propri account di utenti che non conoscono l’azienda né cosa offre non è certamente un buon punto di partenza e ai fini del successo delle proprie attività di social media marketing è una pratica irrilevante o in qualche caso dannosa, perché utenti non interessati possono essere più proclivi a innescare passaparola negativi o interagire con commenti malevoli.
2. Interazioni minime o assenti
Parlare a un pubblico formato per la maggior parte da persone disinteressate significa ridurre ai minimi termini le interazioni con i post e questo non è un bene per la portata organica degli account, su qualsiasi piattaforma. Addirittura ci sono parecchi consulenti di social media marketing che propongono una riduzione dei like delle pagine Facebook: epurando la pagina dai fan che di fatto non sono interessati al suo contenuto le probabilità di interazione sono più alte, quindi ogni contenuto pubblicato guadagnerà maggiore visibilità organica, dando così maggiore efficacia alla comunicazione di marketing dell’azienda.
3. La reputazione dell’azienda potrebbe venire danneggiata
Tutti i social network sono consapevoli del fenomeno della compravendita di follower e di like e sono intenzionati più che mai a evitare che possa avvenire. Per questo lavorano incessantemente per studiare algoritmi sempre più sofisticati che riescano a intercettare simili pratiche e se questo dovesse avvenire la reputazione del mal capitato ne uscirebbe gravemente danneggiata. In qualche caso si può perfino rischiare la chiusura della pagina aziendale o dell’account.