Esistono diverse strategie per aumentare i livelli di traffico su un blog e Twitter è una di queste. In generale attuare azioni di condivisione dei post di un blog nei social network è una delle modalità più efficaci per raggiungere utenti che possono essere interessati ai contenuti pubblicati. Ma attenzione: ogni social network ha il suo linguaggio e pubblico ideali non possiamo pretendere di limitarci a condividere il solo link con un lancio identico per tutti. Il segreto di una strategia integrata e multicanale è uno studio accurato sia del canale, che degli iscritti e del nostro pubblico potenziale.
Per attirare visitatori in target occorre parlare la loro stessa lingua, ma come fare per aumentare il traffico su un blog grazie a Twitter?
Il primo passo per farsi notare su un social frenetico come Twitter è postare più volte al giorno; questo non significa riproporre lo stesso tweet quattro, cinque o dieci volte al giorno. Anche Twitter preferisce la varietà, semplicemente dobbiamo trovare più di un metodo creativo per fare in modo che il nostro post intercetti ogni tipo di lettore e visitatore potenziale.
La scelta e l’uso degli hashtag è di vitale importanza: cerchiamo di fare in modo che abbiano attinenza con l’argomento dell’articolo o con gli argomenti che normalmente trattiamo all’interno del blog. In questo modo avremo maggiori probabilità di attirare un pubblico davvero interessato e in target. Normalmente non c’è un numero perfetto di hashtag da usare e considerato il limite dei 140 caratteri è semplice intuire che è impossibile esagerare senza compromettere la forma del tweet e la comunicazione in generale.
Possiamo anche valutare di usare alcuni hashtag che rimandino direttamente alla nostra azienda, ma a meno che non il nostro non sia il caso di un’azienda già conosciuta sarebbe solo un modo per sacrificare dello spazio che potremmo riservare ad hashtag più utili. D’altro canto da qualche parte dovremo pur partire quindi nell’ottica dei più tweet in un giorno potremmo decidere di usare i nostri solo in alcuni in modo da testarne l’efficacia.
Quanti hashtag inserire? Alcuni analisti sostengono che per ottenere il massimo numero di interazioni è meglio non metterne più di uno o due. È anche vero, però, che introducendo nel tweet tre o quattro hashtag si aumentano le probabilità che venga visto da persone che seguano i contenuti legati proprio a questi altri hashtag. Quindi? La soluzione ideale è alternare tweet con più hashtag a tweet che ne hanno meno.
Anche su Twitter i contenuti visuali sono molto più apprezzati e visibili rispetto ai tweet formati da solo testo: trasformare il post o parti di esso in immagini, citazioni o infografiche potrebbe essere un ottimo metodo per variare i nostri tweet e dare ulteriore visibilità all’articolo in questione e all’intero blog in un modo diverso che non sia il semplice link e anteprima dello stesso.
Preoccupiamoci poi di dare un seguito a ogni like, menzione e retweet in modo da creare engagement tra i nostri follower e in generale tra tutti coloro che hanno mostrato qualche forma di apprezzamento e valutiamo se sfruttare nomi altisonanti o di personaggi in target appositamente selezionati. Menzionare un influencer o anche semplicemente un follower è un modo per chiamarli in causa personalmente e direttamente: da un lato potremo sperare di farci notare e nella migliore delle ipotesi riusciremo guadagnare un valido alleato, dall’altro potremo innescare una discussione proficua intorno al nostro argomento.