È dallo scorso giugno che Google cerca di contrastare le forme di pubblicità più fastidiose per gli utenti reperibili all’interno di molti siti internet e adesso ha deciso di mettere a disposizione degli editori e proprietari o gestori di siti internet le prime scoperte in questo ambito.
La ragione di tutta questa attenzione sull’argomento è sempre la stessa: riuscire a dimostrare agli utenti che possono tornare a fidarsi dei siti internet e convincerli così a disinstallare AdBlock e compagni. Gli annunci pubblicitari ospitati sui siti web, infatti, sono di vitale importanza per la salute e il prosieguo del progetto e ogni utente che visita una pagina o una sezione con strumenti di questo tipo crea un danno all’editore.
Si badi, l’intenzione di Google non è biasimare coloro che ne fanno uso, ma sperare che seguendo gli standard della Coalition for Better Ads ed evangelizzando i gestori di siti in questo senso il fenomeno possa venire ridimensionato.
Sono ormai più di due mesi che Google ha creato il Rapporto Esperienza con gli annunci e ha deciso di rendere noti i dati finora raccolti.
Se qualcuno si stesse chiedendo se esiste una forma di pubblicità assolutamente da evitare per non urtare la suscettibilità dei visitatori, sappia che i pop-up sono i più odiosi: il 50% di coloro che hanno partecipato al sondaggio hanno dichiarato che non sono disposti a tornare né tanto meno a condividere su una pagina che contenga una simile pubblicità.
È d’obbligo però fare una distinzione a seconda del dispositivo utilizzato: per coloro che si connettono da desktop i pop-up sono gli annunci più detestati (97%); anche gli utenti mobile hanno dichiarato che i pop-up si trovano al primo posto (54%) tra le pubblicità non solo invadenti ma anche più problematiche per la navigazione, con il risultato di una user experience assolutamente compromessa.
Al secondo posto con il 21% delle preferenze troviamo i siti pieni zeppi di pubblicità che causano tempi di caricamento molto lenti e tassi di abbandono altissimi.
La maggior parte dei siti che ancora faticano a uniformarsi e assecondare le richieste degli utenti appartiene alla schiera dei siti minori che avendo a disposizione una liquidità di gran lunga inferiori rispetto ai cugini più famosi e importanti usano ogni mezzo a loro disposizione per cercare di finanziarsi ed evitare che il progetto naufraghi.
Google ricorda a coloro che desiderano impegnarsi con lui a rendere il web un posto migliore per i visitatori di siti web che chi si sottopone al test avrà a disposizione un report dettagliato con tanto di punti critici sui quali sarebbe meglio intervenire.
E non è tutto: nelle prossime settimane il colosso si riserva di implementare un sistema di notifiche che ricordi e avvisi gli editori e i gestori di siti in tempo reale per dimezzare i tempi di risposta.
Per coloro che volessero approfondire ulteriormente le tipologie di pubblicità più fastidiose per gli utenti e sugli strumenti messi a disposizione da Google, segnaliamo il comunicato apparso sul blog ufficiale.