Conoscere le tendenze principali del marketing B2B significa avere a disposizione degli strumenti e delle dritte per rendere più efficaci le azioni verso i nuovi clienti aziendali. Le relazioni business to business possono essere sviluppate impiegando una molteplicità di canali: email, contenuti su siti e blog, app mobile, strategie di comunicazione basate sui motori di ricerca (SEM) e attività nei social media.
Bubblegum Search, agenzia britannica specializzata nei servizi SEO, SEM e di inbound marketing, ha realizzato un’infografica in cui ha raccolto tutte le principali tendenze del 2017 del marketing B2B in ciascun ambito operativo. Si tratta di un’analisi svolta nel mercato del Regno Unito, ma i dati rilevati sono interessanti e applicabili in larga misura anche al contesto italiano. Ecco quelli di cui conviene tenere maggiormente conto.
La maggior parte dei professionisti sono molto giovani
Più della metà dei professionisti che operano nell’ambito B2B sono millennial, ossia hanno un’età compresa fra i 18 e i 34 anni. Un dato interessante per capire lo stile relazionale utilizzato e come migliorare la qualità del rapporto con loro. Inoltre più dell’80% dello staff aziendale costituito da millennial che si occupa di relazioni B2B ha una forte influenza nella decisione finale d’acquisto.
L’uso dei dispositivi mobile è determinante
Come conseguenza della grande quantità di professionisti giovani c’è l’utilizzo ampio e continuo di smartphone e tablet nella comunicazione e nelle relazioni. Di contro, non più del 50% delle aziende che operano in ambito B2B hanno un sito ottimizzato per essere fruito da mobile.
LinkedIn è il social network più apprezzato nel B2B
Non è una sorpresa: LinkedIn nel B2B fa la parte del leone. È il social network più frequentato tra quelli dedicati all’universo business e con i suoi 300 milioni di utenti quotidiani rappresenta un canale imprescindibile per acquisire nuovi contatti e avviare trattative promettenti. Ciononostante soltanto il 33% delle aziende cura la propria presenza in LinkedIn e fa un uso regolare delle funzionalità offerte dal social network.
Il content marketing è una delle strategie più seguite
L’89% dei marketer B2B fa leva sul content marketing per ottenere risultati in termini di visibilità e di raccolta di lead. Il 62% afferma che questa strategia sta portando risultati sempre più importanti e che rispetto all’anno scorso la sua efficacia è in crescita. In effetti però solo il 6% di tutti i responsabili marketing associano alle azioni di content marketing anche una rilevazione sistematica e dettagliata dei risultati ottenuti.
L’uso delle email è una delle chiavi del successo
A detta del 50% dei marketer la diffusione ampia e capillare dei contenuti è una condizione imprescindibile per ottenere successo nel content marketing. Tra i canali maggiormente sfruttati spicca l’email: ben il 93% degli addetti utilizza più di tutti gli altri canali disponibili. Da notare che la maggior parte dei destinatari apre i messaggi con un cellulare o un tablet, per cui è indispensabile che i messaggi siano ottimizzati anche per i dispositivi di tipo mobile.
La pubblicità non basata su Internet è sempre meno efficace
Solo il 24% dei responsabili di azioni di B2B marketing ritiene che la pubblicità basata su canali tradizionali, quali le pubblicazioni cartacee o la televisione, ottenga risultati apprezzabili. Malgrado questo, il 58% dei marketer nel campo del B2B continua ad affidare larga parte della propria comunicazione alla stampa e ad altre forme di advertising offline.
L’influencer marketing dà buoni risultati anche nel B2B
I marketer si aspettano di ottenere un ritorno sull’investimento di circa il 600% quando avviano azioni di influencer marketing ben congegnate. Da queste partono spesso delle ondate di passaparola capaci di guadagnare un 37% in più di attenzione e fedeltà all’azienda da parte dei destinatari della comunicazione rispetto agli altri metodi di marketing.