Il guest post è un post scritto su un blog o in generale su un sito che è gestito da altri. La scrittura di guest post non è certamente scevra da errori o priva di insidie. La prima è rappresentata dai tanti avvertimenti di Google per quanto riguarda l’abuso del guest blogging; il motivo di tanta attenzione risiede nell’uso smodato e sbagliato che molti ne hanno fatto quale strategia e scorciatoia di link building. Ovviamente ogni aggiornamento e richiamo in tal senso riguarda solo questi casi limite, ma è indubbio che l’intera situazione non aiuti i neofiti che spesso sono quasi spaventati dal guest blogging.
La verità è che scrivere guest post per il blog di altri rappresenta una risorsa preziosa, in quanto consente di ampliare il proprio pubblico di lettori e di consacrare il proprio ruolo di esperti, a patto di non commettere errori. Ecco una lista dei 4 più comuni commessi nella scrittura di guest post.
1. Scegliere contenuti poco o per niente interessanti
Quando decidiamo di scrivere un guest post per un blog che non è il nostro occorre prima sincerarsi di essere in grado di produrre contenuti coerenti con gli altri già presenti. Ammesso che nonostante tutto il proprietario decidesse di pubblicarlo, infatti, non ne trarremmo alcun giovamento. Scrivere contenuti di bassa qualità potrebbe poi danneggiare in maniera irrimediabile anche la nostra reputazione di blogger e questo sarebbe un prezzo da pagare troppo alto solo per della visibilità in più e/o un link in ingresso.
2. Avere individuato un target errato
Questo punto è per certi versi collegato al precedente: optare per il guest blogging significa decidere di parlare a un pubblico diverso dal nostro, ma che deve per forza di cose risultare affine o quanto meno in linea con i nostri obiettivi. Il segreto perché il nostro guest post abbia successo è quello di studiare come normalmente reagiscono gli utenti agli articoli e ai temi trattati e sincerarsi di rispondere in maniera esaustiva alle loro domande e necessità.
3. Non attenersi alle linee guida
Chiunque decida di ospitare un guest post verosimilmente avrà previsto delle linee guida e delle regole ben precise cui gli aspiranti scrittori devono attenersi. Qualora non fossero reperibili né presenti all’interno del blog in questione o dell’email di risposta alla nostra proposta, prendiamoci del tempo per studiare il tono, lo stile e la maniera in cui normalmente vengono esposti gli argomenti, in modo che il nostro articolo risulti coerente e venga accettato più facilmente.
4. Articoli privi di una call to action efficace
Un guest post va scritto con un obiettivo preciso in mente, altrimenti cessa di diventare uno strumento al servizio della nostra causa o della nostra azienda. Per questo nella maggior parte dei casi è opportuno inserire delle call to action. La maggior parte dei guest blogger preferisce inserirle all’interno dell’ultima parte nella quale presentano se stessi e l’azienda e solitamente rimandano a un sito o al download di un contenuto. Optare per una presentazione didascalica non è la scelta migliore: è sempre meglio indicare con esattezza all’utente qual è l’azione che desideriamo che svolga in maniera chiara e indicando quali vantaggi potrà trarne.