Cosa c’è da sapere prima di avviare una strategia di marketing automation di valore? Approfondiamo step by step quali elementi valutare, prima di iniziare una serie sistematica e programmata di azioni volte all’acquisizione e al mantenimento dell’utente.
Premessa
La marketing automation non è solo una tecnologia. È l’insieme dei processi strategici e operativi che portano anche all’utilizzo di un software e che consentono alle aziende di semplificare, automatizzare e misurare le attività di marketing e i flussi di lavoro in modo che possano aumentare la propria efficienza operativa (anche in diversi comparti aziendali), aumentando i propri ricavi e consolidando relazioni.
L’operatività della marketing automation consente una serie diversificata di attività da potere mettere in pratica. In particolare vengono interessate azioni su una quantità di fronti diversi:
- Email marketing
- Landing Pages
- Campaign management
- Contact Prediction/Scoring
- Lead Management
- CRM Integration
- Social Media Marketing
- Marketing Analytics
Sulla base delle potenzialità dei sistemi di marketing automation, noi possiamo quindi rendere automatiche specifiche comunicazioni di marketing, convertire in clienti nuovi contatti, risparmiare tempo e migliorare l’efficienza e la produttività.
Siamo preparati ad affrontare tutto questo? Sicuramente sì, ma ecco quali domande ci si deve porre prima di mettere di avviare un’efficace strategia di marketing automation.
Qual è l’obiettivo?
Stabilire uno o più obiettivi della nostra strategia di marketing automation è il primo passo per avere piena consapevolezza dei risultati che vogliamo ottenere. Gli obiettivi principali da tenere a mente sono:
- Miglioramento della lead generation
- Aumento delle opportunità di vendita
- Diminuzione della durata del ciclo di vendita e del numero di opportunità perse
- Incremento della fidelizzazione e dei riordini
- Riduzione dei costi di marketing
Quali sono i nostri KPI?
Una volta fissati gli obiettivi, è necessario andare a stabilire alcuni KPI (Key Performance Indicator) che permetteranno di monitorare l’andamento della strategia di marketing automation. Ecco alcuni esempi:
- Tasso di lead generation, ovvero il numero di nuovi contatti che l’azienda vuole generare
- Tasso di conversione, il numero di contatti da convertire in clienti
- Costi di acquisizione del cliente
- Valore del cliente (customer lifecycle)
- ROI sugli investimenti di marketing
Come gestire i nostri contatti?
A questo punto sarà importante capire come gestire i nostri contatti, stabilendo prima un’efficace strategia di lead management e poi creare dei livelli di valutazione nel processo di lead management che parte dalla creazione del contatto per poi arrivare alla sua conversione e al suo mantenimento. In questo modo sarà più facile individuare i progressi e le eventuali correzioni.
Perché è utile misurare il ROI?
Il monitoraggio del ritorno d’investimento è un punto chiave di ogni strategia di marketing automation. Questo significa prima di tutto fissare dei controlli costanti durante l’attuazione della strategia in modo da potere effettuare correzioni tempestive in caso di cambiamenti o di esiti poco rispondenti agli input iniziali messi in atto.
Per tutte quelle aziende che hanno come obiettivo la lead generation, le attività di marketing automation fermano la perdita nel medio e lungo termine dei contatti. Da questo indicatore chiave emerge l’identificazione dei migliori lead e quale attività di nurturing è essenziale fare. Il monitoraggio del ritorno d’investimento passa poi per l’analisi dei lead dormienti e dal loro conseguente potenziale “risveglio”. Infine le attività di marketing automation sono in grado di minimizzare la ridondanza causata dalle campagne manuali e offrono una conoscenza approfondita della loro efficacia.
Possiamo quindi concludere che per ottenere una strategia di marketing automation di valore, non possiamo trascurare nessuno dei punti sopra analizzati. Farsi le giuste domande può aiutare ad ottenere il risultato migliore nel più breve tempo possibile.