Il sogno di ogni blogger o copywriter? Semplicemente sapere come scrivere più velocemente e applicare tecniche valide per produrre contenuti di qualità nel minor tempo possibile. È un dato di fatto: in un settore professionale in cui ormai c’è una concorrenza agguerritissima e i proventi economici si fanno sempre più ridotti, il lavoro del content manager o del redattore web è sempre più sottopagato. Per riuscire a sbarcare il lunario scrivendo contenuti per siti o blog si deve produrre una quantità veramente elevata di pezzi, altrimenti ci si può ritrovare a fine mese con remunerazioni da fame.
Scrivere tanto e bene: solo a queste condizioni si può pensare di fare il redattore online. Per scrivere bene è necessario conoscere a fondo la lingua italiana, avere una buona conoscenza degli argomenti che si affrontano e figurarsi bene le aspettative del lettore al quale ci si vuole rivolgere. Ma come scrivere in modo più rapido? Esistono tecniche o trucchi? In effetti ce ne sono parecchi e sono tutti indispensabili a chi vuole svolgere la professione del content manager. Enchanting Marketing ha creato un’infografica in cui ne propone 12, alcuni più validi, altri forse un po’ meno. Sicuramente però tutti da tenere in considerazione e applicare almeno una volta al proprio lavoro di scrittura.
1. Scrivere quando si è un po’ storditi
Una delle cose che maggiormente rallentano la fluidità nell’ideazione e nella scrittura sono i freni inibitori. Di fronte al foglio bianco iniziamo a farci mille problemi sulla validità dei temi che vogliamo trattare, del modo in cui vogliamo svilupparli, della forma espressiva con cui intendiamo esporli e così via. Sono tutti freni a mano che bloccano l’avanzamento della redazione e rubano un mare di tempo. Se si scrive in un momento in cui la razionalità è un po’ attutita – per esempio quando si ha sonno, si è sotto l’effetto di un po’ d’alcool o di altre sostanze leggermente psicotrope – si procederà in modo più svelto e senza indugi.
Ovviamente, conviene tornare a leggere i pezzi redatti in un momento di maggiore lucidità: essere un po’ storditi accelera i tempi di scrittura, ma non sempre giova alla qualità dei contenuti. Ma attenzione a questa tecnica: in nessun caso diventare alcolisti o tossicomani è la chiave per essere scrittori di successo!
2. La tecnica del pomodoro: fissate un tempo massimo
Usare un timer, un intervallo di tempo massimo entro il quale si deve completare il pezzo, può aiutare a evitare di perdere tempo soffermandosi su dettagli irrilevanti o su riflessioni esageratamente ponderose che rendono il completamento del pezzo sempre più arduo. Stiamo divagando mentalmente? L’orologio ci dice che dovremo affrettarvi. Stiamo girando intorno a un sinonimo da qualche minuto? L’orologio ci suggerisce di scegliere una parola e andare avanti senza rimpianti.
Una buona tecnica, quella cosiddetta “del pomodoro”, consiste nel lavorare per 25 minuti di fila senza interruzioni e poi fermarsi per 5 minuti in modo da rinfrancare la mente e recuperare energia. In questo modo si riesce a restare concentrati e rendere al meglio.
3. Scrivere regolarmente e costantemente
Svolgere un’attività in modo ripetuto aiuta ad acquisire confidenza con tutte le sue tecniche operative e ad applicarle in modo automatico ed efficiente. Vale lo stesso per la scrittura: i redattori abili e che sanno scrivere più velocemente sono quelli che scrivono continuamente, giornalmente. Sono quelli che si tengono in costante esercizio. Anche quando non abbiamo voglia di scrivere, dobbiamo imporcelo, come una medicina. In questo modo la nostra mente si abituerà a sviluppare i pensieri in una forma già predisposta per essere trasformata in testo scritto.
4. Definire dei piani di lavoro
Non affidiamoci al caso o all’estro. Pianifichiamo invece il lavoro da svolgere, i pezzi da preparare, le committenze da evadere. Non aspettiamo di trovarci nel momento giusto per scrivere, definiamo questo momento prezioso a priori. Iniziamo la nostra giornata sapendo già cosa dovremo portare a termine e su cosa dovremo concentrarci. I risultati saranno visibili: maggiore efficienza e la certezza di sapere cosa produrremo – o dovremo produrre – durate la giornata.
5. Dividere in parti il processo di scrittura
Se ci si sente schiacciati dal peso di un grosso lavoro di redazione da preparare, la soluzione migliore è quella di non vederlo come un tutt’uno, ma di sezionarlo in piccole parti da gestire in modo separato. Anche se lavoriamo per un semplice blog, quando dobbiamo scrivere un post possiamo concentrarci innanzi tutto sul titolo, poi sul sottotitolo, quindi sull’incipit, sulle parti più salienti e così via. In altri casi possiamo iniziare a stilare una lista per punti degli argomenti da presentare nel testo e svilupparli uno per uno.
6. Suddividere il lavoro in più momenti di scrittura distinti
Se stiamo affrontando la stesura di un contenuto molto ampio, dopo averlo frammentato in varie parti da gestire in modo pressoché autonomo potremo anche assegnarle a momenti diversi in cui svolgere il lavoro. Per esempio se stiamo lavorando su un ebook una buona tecnica è scrivere un paragrafo oggi, un altro domani, un altro ancora dopodomani e così via. In questo modo non ci annoieremo a lavorare solo su un argomento e in mezzo potremo seguire anche altre committenze.
Inoltre, la nostra mente anche quando non lavora direttamente su un compito assegnato continua a elaborare idee in modo non cosciente. Quando ci ritroveremo a lavorare sul contenuto scopriremo di avere una padronanza maggiore delle tematiche che lo riguardano e questo ci darà modo di scrivere più velocemente.
7. Imparare ad avere l’umore giusto
Ad avere l’umore giusto per fare le cose si impara. Solo gli sciocchi credono che le emozioni sgorgano in modo spontaneo e ingestibile. Al contrario, l’intelligenza emotiva è una realtà del nostro universo mentale. Noi possiamo trovare il modo per orientare la nostra mente alle emozioni positive e più adatte a quello che dobbiamo fare. Non ci sono regole fisse su come farlo, ma ognuno può trovare il suo modo. C’è chi prima di iniziare a scrivere legge qualche pagina di un romanzo che ama, chi guarda fuori dalla finestra e inizia a concentrarsi, chi si prepara un tè e chi fa training autogeno. L’essenziale è che ognuno di noi trovi almeno un modo che funziona bene per dare la motivazione più consona al lavoro di redazione e a focalizzare bene i pensieri prima di cominciare a scrivere.
8. Evitare di impantanarsi
Qualche volta capita di soffermarsi intorno a una parola che non piace, una frase che non scorre bene, una citazione che non è quella giusta, una metafora che non convince… Il risultato è che si possono passare anche preziosi quarti d’ora a limare un punto del testo che non è soddisfacente. O addirittura a perdersi in una ricerca online per trovare quella frase di quell’autore che in un certo punto del discorso starebbe benissimo. Errore grave: in questo momento la mente è già in loop e si inizierà a girare a vuoto senza concludere niente di veramente utile alla stesura del contenuto. Meglio evidenziare la parte che non piace – per esempio sottolineandola – e tornarci a fine pezzo, in fase di rilettura e correzione di bozze. In questo modo non si perderà il filo del discorso che si sta portando avanti e magari dopo avere finito di scrivere tutto il pezzo la formulazione migliore di quel particolare nodo arriverà in maniera immediata.
9. Definire sempre il passo successivo
Piuttosto che completare il lavoro e fermarsi, conviene sempre definire cosa si farà dopo. Dopo una pausa, dopo pranzo, il giorno dopo… Se si crea un ponte verso il futuro arrivarci sarà più facile: ogni volta che ci fermiamo, buttiamo giù due righe su quello che tratteremo quando riprenderemo a lavorare, quali argomenti dovremo trattare, quali saranno i nuovi pezzi sui quali potremo lavorare. In questo modo sarà più facile riprendere il lavoro e si risparmieranno i tempi morti di recuperare le idee e i temi da affrontare, con l’effetto di riuscire a scrivere più velocemente.
10. Tenere sempre a mente quello che funziona bene
Quando si termina la stesura di un bel pezzo, bisogna sempre fare tesoro di quello che di buono si è scritto. Un modo particolare di articolare uno svolgimento, una serie di citazioni di qualità, alcune fonti utilizzate e via così. Tutto questo configura un repertorio di tecniche di scrittura e un inventario di idee alle quali attingere nei momenti di minore energia creativa o di stanchezza fisica.
11. Non avere paura di rallentare, in alcuni casi
Cosa si fa quando si è stanchi e nervosi? Ci si riposa e ci si rilassa. È lo stesso quando si scrive: in certi casi l’eccesso di fatica finisce per rallentare giocoforza il lavoro. In questi casi c’è solo una via d’uscita: rallentare. Prendere una pausa può essere il modo migliore, ma in qualche altro caso va bene anche accettare di scrivere un pezzo più lentamente, in modo da ricreare le condizioni mentali per lavorare in modo più spedito.
Vale lo stesso quando si inizia un lavoro grosso: si parte quasi sempre con un po’ di ansia e di tensione. In questa situazione dobbiamo accettare di partire un po’ in sordina, rallentando il lavoro e scrivendo anche più lentamente. È il modo più consono per prendere il ritmo ed entrare nello spirito giusto: sicuramente dopo un po’ inizieremo ad allungare e partiremo con un nuovo sprint.
12. Fare pratica con obiettivi diversi
Qualche volta conviene mettersi alla prova in modo inconsueto. Porsi obiettivi più bassi rispetto a quelli standard di tanto in tanto aiuta a capire meglio le proprie capacità e quindi a sprigionare al meglio le proprie energie quando occorre.
Di contro in certi casi si può provare a fissare l’asticella un po’ più su rispetto al solito, per portare al limite le proprie abilità e magari per conquistare ancora più fiducia in se stessi raggiungendo traguardi inaspettati. Nell’uno o nell’altro caso saranno degli sproni che ci daranno nuovi spunti su come scrivere più velocemente e fare leva al meglio sulle nostre competenze tecniche.