Quali sono gli errori da evitare quando si implementa una strategia di email marketing automation? Bisogna considerare che la risultante delle operazioni di questo tipo di digital marketing è la creazione di una serie di azioni di comunicazione altamente personalizzata basate sull’invio di contenuti pertinenti rispetto ai comportamenti e agli interessi manifestati da ciascun utente della mailing list. Questa corrispondenza è resa possibile grazie al tracciamento del comportamento di ogni utente, i cui dati di navigazione vengono registrati e inseriti all’interno di uno storico.
In questo contesto, vediamo quali sono gli errori da non commettere nell’email marketing automation.
1. Non considerare il comportamento dell’utente
Uno dei grandi vantaggi portati dal sistema di marketing automation è quello di permettere l’analisi del comportamento dell’utente, sulla base del quale costruire campagne di comunicazione in linea con le esigenze manifestate. Il primo errore tipico che si commette è quello di programmare il sistema all’invio di messaggi troppo generici. Questo tipo di azione è controproducente perché va a ricalcare le logiche della vecchia DEM, con risultati scarsi. Un contenuto troppo generico infatti potrebbe non rispecchiare le vere esigenze dell’utente. Ad esempio si potrebbe creare una campagna di invio dello stesso messaggio promozionale a tutti i contatti di un parco mail aziendale. Così facendo, le email saranno di certo inviate anche a contatti del tutto disinteressati all’offerta; questi potrebbero percepire con fastidio il messaggio, tanto da richiedere la cancellazione dalla lista contatti o da contrassegnare il messaggio come spam. In ogni caso, i risultati raggiunti in termini di efficacia saranno molto ridotti.
2. Non integrare marketing automation e strategia di inbound marketing
L’email marketing automation è strettamente connessa all’inbound marketing, quelle strategie che attraverso la generazione di contenuti di qualità mirano ad attrarre gli utenti convincendoli all’acquisto. Uno degli errori che può essere compiuto quando si utilizza un software di marketing automation è quello di non integrarlo in maniera efficace con i contenuti presenti sul sito dell’azienda. In primis è necessario attrarre gli utenti verso il sito, offrendo loro contenuti di qualità. In secondo luogo è necessario che i contenuti siano modellati in modo tale da permettere la generazione di azioni di marketing automation che riescano a rispecchiare e dare risposte reali agli interessi e ai bisogni dell’utente.
3. Non analizzare i dati
Un altro errore che può essere fatto quando si utilizza l’email marketing automation è quello di settare il sistema all’inizio e pensare poi che faccia tutto da solo. Non è così. Innanzitutto il workflow deve essere creato basandosi, ove possibile, su dati a disposizione presenti inizialmente. In secondo luogo, una volta che la campagna è partita, bisogna monitorare costantemente i dati per fare i dovuti aggiustamenti e per valutare la reale efficacia del flusso comunicazionale ideato. Inoltre, costantemente possono essere introdotte nuove azioni in relazione a nuovi comportamenti attuati dagli utenti.
4. Trascurare la retention dei clienti
Una volta che il lead si è trasformato in cliente e quindi ha effettuato l’acquisto, bisogna continuare il cosiddetto ‘nutrimento’, ossia mantenere aperta la comunicazione. Infatti uno degli obiettivi più importanti per un’azienda di successo è quello di puntare alla fidelizzazione del cliente. L’acquisto compiuto non deve essere una tantum e la relazione con l’azienda non deve essere conclusa con la conversione. Bisogna continuare a coltivare la comunicazione col cliente, facendolo sentire importante, speciale, coccolato, con contenuti e promozioni esclusivamente dedicati a chi ha già acquistato.
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