Applicare delle tecniche specifiche per rendere interessanti e coinvolgenti le lezioni in aula permette di aumentare l’attenzione e il coinvolgimento degli studenti. In questo modo i risultati in termini di apprezzamento del corso e di effettivo apprendimento delle nozioni illustrate sono più consistenti.
La difficoltà primaria parte dal fatto che al giorno d’oggi tutti siamo sommersi da un enorme carico di informazioni; in questo contesto riuscire a rimanere concentrati su un determinato tema è sempre più difficile. Di qui la necessità di stimolare realmente gli studenti in aula, per fare in modo che la loro attenzione si focalizzi sull’argomento della lezione. Per fare questo, il percorso che veicola le nozioni dal formatore allo studente può essere riempito di colori, reso teatrale, polifonico, e proprio in questo risiede la bravura didattica di colui che tiene la lezione.
Di seguito riportiamo alcune tecniche che consentono al formatore di rendere le proprie lezioni interessanti e divertenti.
Variare il ritmo della lezione
Una lezione impostata su un unico tono di voce e su uno stesso ritmo di spiegazione può risultare molto noiosa, e quindi condurre gli studenti a cali dell’attenzione più frequenti e duraturi. Per incuriosire gli alunni invece il tono della voce del formatore deve cambiare e adattarsi ai diversi concetti esposti. Anche il ritmo del parlato può subire delle oscillazioni: ad esempio può rallentare quando il concetto da esporre è particolarmente difficile e complesso.
Adoperare il proprio umorismo
Il buon umore in aula consente di generare un ambiente sereno e disteso, terreno fertile per il buon apprendimento da parte degli studenti. Una battuta attinente all’argomento che si sta spiegando può addirittura permettere una maggiore memorizzazione dei concetti della lezione: lo studente, ricordando la battuta di spirito, memorizzerà più facilmente concetti complessi. C’è però un piccolo monito a proposito dell’utilizzo dell’umorismo in aula: bisogna badare ad essere pertinenti, calzanti e mai offensivi. E poi una considerazione: la capacità di divertire con il proprio senso umoristico non è una dote che tutti posseggono. Se vi rendete conto che, malgrado tutte le buone intenzioni di farcire di umorismo le vostre lezioni, riuscite soltanto a generare solo qualche sorrisetto di solidarietà allora forse questa tecnica non fa per voi. Non c’è niente di peggio che tentare di fare ridere senza successo, per cui meglio tornare a un approccio più composto e serioso (ma non per questo necessariamente noioso) utilizzando altri metodi per stimolare i discenti, anziché esporsi al rischio di perdere di carisma e credibilità.
Portare in aula materiale didattico stimolante
Molto utili per lo svolgimento di una buona lezione sono i materiali didattici stimolanti: libri ricchi di immagini, colorati e dalle copertine attraenti e affascinanti, ma anche supporti didattici costruiti ad hoc dagli studenti per rinforzare comprensione, apprendimento e memorizzazione. Può trattarsi ad esempio di cartelloni da appendere in aula, raffiguranti mappe concettuali che attraverso colori, disegni e grafici permettano di semplificare concetti molto difficili.
Incoraggiare il dialogo
È stato stimato che una buona lezione debba presentare solo il 20% di tempo da dedicare alla spiegazione. Il restante 80% andrebbe invece spesa per creare un momento di dialogo e partecipazione degli studenti. Questo genererà un livello di coinvolgimento molto alto, favorendo l’interesse e quindi l’apprendimento. Se però avete poco tempo a disposizione e dovete erogare un nugolo di informazioni, trovate comunque un modo per inserire dei momenti in cui rispondere a domande o provare voi stessi a porre qualche semplice quesito sui temi trattati, in modo da risvegliare la partecipazione attiva.
Presentazioni multimediali
Sfruttate al massimo grado la strumentazione tecnologica in dotazione dell’aula, creando presentazioni ricche di immagini, video e in generale elementi multimediali. Attenzione però a non strafare: gli effetti speciali possono condire la vostra esposizione rendendola più calorosa e avvincente, ma non devono sostituirsi a voi. L’attenzione deve comunque rimanere fissa sul docente e sulla sua capacità di argomentare e intrattenere un rapporto con i discenti. Inoltre non fatevi prendere la mano immettendo contenuti del tutto estranei o inadeguati ai temi della lezione e agli obiettivi della formazione. Lo scopo rimane quello di rendere le lezioni in aula interessanti e coinvolgenti, non di fare uno spettacolo!