Facebook ha annunciato un’importante novità volta a fare in modo che l’informazione veicolata all’interno del social network sia di valore; in particolare a farne le spese saranno i siti che veicolano contenuti di bassa qualità che non potranno arginare il problema nemmeno facendo ricorso alle sponsorizzazioni. Ma procediamo con ordine.
Era il 2014 quando Facebook ha introdotto come cartina tornasole dell’esperienza degli iscritti il tempo di permanenza su un dato sito internet il cui post era stato condiviso all’interno del social network. Se l’utente in questione usciva immediatamente significava che non aveva trovato quel che cercava e verosimilmente questo dipendeva da un titolo, un lancio o una descrizione ingannevoli o in ogni caso poco veritieri.
Con il nuovo aggiornamento a essere presi di mira saranno i siti che contengono riferimenti sessualmente espliciti, immagini o argomenti considerati troppo sopra le righe e offensivi o annunci spam o troppo invasivi. Sì perché secondo quanto riportato e segnalato dagli stessi utenti, spesso non è soltanto il contenuto del sito a impoverire la user experience dei visitatori: sono in tanti a lamentarsi di pop up, interstitial e inserzioni troppo numerose, ingombranti e difficili da chiudere. Ebbene Facebook adesso terrà conto anche di questo quando si tratterà di mostrare un post o un’inserzione che provenga da siti di questo genere.
Ma come fa Facebook a decidere se il sito in questione è di bassa qualità? Grazie a un database raccolto scandagliando centinaia di migliaia di link, siti e pagine web che vengono condivisi sulla piattaforma, un sistema di intelligenza artificiale sarà in grado di mettere a confronto i siti contenuti in questo elenco con quelli cui appartengono i link condivisi. Se rintraccerà contenuti di scarso valore e/o inserzioni potenzialmente fastidiose questi post vedranno peggiorare il proprio ranking all’interno del News Feed e persino sperimentare un blocco nella fase di creazione e ordine di un’inserizione. Questo a testimonianza di quanto possa valere per Facebook la user experience degli iscritti.
A lungo andare simili post avrebbero potuto rovinare la reputazione dello stesso social network e visto il gran numero di competitor esistenti sul mercato non è assolutamente un’opzione che Facebook intende considerare.
Per quanto riguarda gli effetti che questa nuova lotta da parte di Facebook ai siti che veicolano notizie di bassa qualità avrà sulle Pagine, la risposta è: dipende. Se siamo tra coloro che utilizzano fonti di valore, non sperimenteremo alcun peggioramento anzi; in virtù del nuovo aggiornamento e delle penalizzazioni per questi contenuti potremmo addirittura registrare qualche miglioramento. Ma se, invece, la nostra intera strategia si basa su contenuti di scarso valore o se siamo tra coloro che abusano degli annunci sul sito ovviamente non avremo scampo.
Per ulteriori notizie e approfondimenti vi segnaliamo il post ufficiale su Facebook Newsroom.
Se invece desiderate delle dritte su come migliorare le vostre prestazioni potete visitare Facebook Business.