Affidarsi alla giusta azienda di formazione e ai formatori più preparati è la chiave di un percorso che condurrà la vostra impresa al successo. Vale anche se siete un libero professionista o volete acquisire delle nuove competenze specifiche o perfezionare quelle di cui siete già in possesso. Per fare questo bisogna scegliere con oculatezza e pazienza, piuttosto che affidarsi alla prima agenzia che vi ha mandato un’offerta.
Vi proponiamo di seguito alcune linee guida che possono aiutarvi nell’orientamento alla ricerca del giusto formatore e della società di formazione migliore, più adatta alle vostre esigenze.
Referenze
Per prima cosa, è necessario ottenere tutte le referenze dei formatori che terranno eventualmente i corsi presso la vostra azienda. Non basta il sentito dire o il passaparola riguardo la sua preparazione. È necessario possiate conoscere il suo percorso di studi, la sua esperienza lavorativa e quant’altro possa attestare la professionalità del formatore. Potrà essere utile sapere quante volte nell’ultimo anno si è occupato di formazione, sapere se ha pubblicato libri o articoli inerenti agli argomenti che tratterà, se tiene o dirige un blog specializzato nelle tematiche di cui si occupa in ambito formativo.
Programma
Un buon formatore rilascia un programma dettagliato del contenuto delle sue lezioni, di modo da dare contezza degli argomenti affrontati, della loro pertinenza e valutare l’eventuale necessità di sottrazioni o aggiunte in seno al programma stesso.
Capacità relazionali
Un momento essenziale della scelta della società di formazione è quello dell’incontro con lo stesso formatore. Questa fase serve non solo a vagliare le conoscenze e la professionalità del formatore, ma anche a rendersi conto delle sue qualità umane. Il formatore infatti non è una macchina che in maniera meccanica trasferisce sapere dalla sua testa a quella degli studenti. Vi è una complessa armonia di abilità dietro la capacità di insegnare in maniera efficace. Alcune qualità apprezzabili in questo senso sono ad esempio un naturale entusiasmo, ossia una visione positiva della vita, uno sguardo ottimistico verso il futuro; o ancora possiamo citare l’affabilità, che è quella capacità di mettere l’altro a proprio agio. Non c’è contesto peggiore per imparare che quello teso e scomodo. Un ambiente sereno e rilassato invece rende permeabili le menti e le predispone all’apprendimento.
Ascolto
Un buon formatore è anche un buon ascoltatore, attento alle esigenze dell’azienda che ne richiede servizio. Durante il momento di incontro col formatore dovrà essere possibile esprimere in pieno tutte le esigenze dell’azienda che richiede il corso. Il colloquio col formatore è un momento in cui è il cliente a parlare, esprimendo bisogni, perplessità, necessità di cui il formatore dovrà farsi carico, per soddisfare al meglio le esigenze. Un formatore poco incline all’ascolto con ogni probabilità non saprà cogliere il fabbisogno formativo dell’azienda e delle sue risorse e in aula sarà poco abile nelle interazioni con i discenti.
Attività sul campo
Per scegliere al meglio la migliore azienda di formazione, bisogna badare che questa sia attiva nel campo in cui si desidera ricevere formazione. Non ha senso ricorrere a una società che conosce solo gli aspetti teorici di quello che deve insegnare. Bisogna ricorrere a un’azienda che lavori nel campo, così che conosca anche dal punto di vista operativo quel mondo e possa trasmettere saperi efficaci e concreti.