Cosa si intende per visual storytelling? Esistono delle tecniche per poterlo sfruttare al meglio? Quando abbiamo parlato della tecnica dello storytelling abbiamo accennato che si tratta di una strategia tutt’altro che nuova. Non soltanto, infatti, è stata sempre utilizzata dal marketing convenzionale, ma la sua origine si perde nella notte dei tempi quando l’unica maniera che avevano gli uomini per comunicare era raccontare delle storie.
Come fare una narrazione con finalità di marketing che unisca al racconto e al testo anche la carica emotiva ed esperienziale delle immagini? Ecco 3 consigli da applicare per sfruttare al meglio la tecnica del visual storytelling all’interno di una strategia di comunicazione.
1. Creare un immaginario originale e che sia tipico dell’azienda
La tecnica dello storytelling è uno dei metodi che le aziende possono sfruttare per attirare i clienti, anche potenziali, e farli entrare nel proprio mondo. Quando questa strategia incontra il potere dei contenuti visuali, quali possono essere un video o un’immagine, diventa essenziale e necessario costruire un immaginario che sia coerente e subito riconoscibile e riconducibile alla nostra azienda. Questo non significa riempire il contenuto in questione con il logo e il marchio dei nostri prodotti e servizi, bensì si tratta di un’operazione più sofisticata che va dal tipo di immagine prescelta, alla luce, alle ambientazioni. Tutte queste azioni da parte nostra contribuiranno alla creazione di un filone o fil rouge che accomunerà l’intero messaggio e che non potrà sfuggire al nostro pubblico.
2. Cercare di entrare in connessione emotiva con i clienti
Non importa quale sia il tipo di comunicazione che abbiamo deciso di portare avanti, l’importante è cercare di concentrarsi sul cliente finale al fine di entrare in contatto diretto. Questo può esplicarsi anche in una vera e propria connessione emotiva: possiamo decidere di stupirlo mostrandogli situazioni o oggetti inseriti in contesti inaspettati e inediti, oppure optare per un messaggio più leggero o ironico o ancora mostrare a chi ci segue il lavoro che c’è dietro ogni nostra creazione o prodotto. Scegliere di raccontare storie molto personalizzate e cariche emotivamente, infatti, contribuirà ad avvicinare i nostri clienti, anche potenziali, alla nostra azienda che verrà percepita non più come un opificio o un insieme indistinto; bensì come una realtà fatta di persone e valori nei quali potersi rispecchiare e da condividere.
3. Il visual storytelling esclude la presenza di un testo scritto?
La risposta a questa domanda è: ovviamente no. Optare per la tecnica del visual storytelling non significa puntare tutto e solo su immagini e video. Pensiamo ai social network: anche quelli che nascono per la condivisione di immagini (come per esempio Pinterest o Instagram) hanno uno spazio dedicato alla descrizione del contenuto stesso. Tuttavia sta alla bravura di colui che lo pubblica farne un buon uso: dobbiamo fare in modo che il testo scritto aggiunga qualcosa e aiuti a contestualizzare e a comunicare in maniera più chiara il messaggio in questione. Il consiglio è quindi quello di aggiungere un testo scritto costruendo sempre qualcosa di interessante e di valore da dire avendo in vista gli obiettivi di comunicazione prefissi.