Facebook ha annunciato tramite un comunicato ufficiale pubblicato all’interno di una nota di avere raggiunto un importante traguardo nella sua lotta ai profili fake e diffusori di spam.
Stando infatti alle ultime notizie rilasciate dallo stesso team che si occupa della sicurezza all’interno della piattaforma, Facebook non sta portando avanti questa battaglia solo per evitare la compravendita di mi piace ma anche per proteggere gli account degli iscritti. Sono in molti infatti a usare Pagine che godono anche di una reputazione ottima all’interno dello stesso social network per poi entrare in contatto con i profili di utenti ignari solo per rubare loro gli accessi e/o inondarli di messaggi di spam sia in bacheca che in privato.
In particolare la vittoria citata dallo stesso Facebook si riferisce a una lotta durata sei mesi mirata a smantellare una rete di profili che si erano attivati tramite mi piace e commenti e che sono stati localizzati in Bangladesh, Arabia Saudita, Indonesia e altre nazioni. Il motivo per il quale stavolta il sistema ha impiegato più tempo a individuare una simile condotta è da addebitare alla natura avanzata delle azioni che sono state messe in atto.
Il sistema era sofisticato a tal punto che non solo i profili in questione non erano subito riconducibili alla stessa rete di contatti, ma sfruttavano un sistema di proxy che mascherava la loro provenienza. Probabilmente il fine ultimo di una tale operazione su larghissima scala era proprio quello di infastidire gli utenti con spam e sta proprio qui la vittoria da parte di Facebook: nel momento in cui hanno scoperto e smantellato la rete in questione i profili falsi avevano soltanto messo mi piace ad alcune Pagine e dopodiché erano rimasti totalmente inattivi.
In seguito a questa grande operazione sia i profili che i mi piace sono stati annullati e questo per le Pagine interessate (in particolare per il 99% di loro) con più di 10.000 mi piace significa vedere una decrescita del 3% della propria performance in questo senso. In ogni caso Facebook tiene a precisare che nessuno dei mi piace in questione era frutto di una Campagna a pagamento da parte delle Pagine.
Questo annuncio si accompagna ai continui sforzi da parte di Facebook di fare del social network un posto migliore anche attraverso la lotta alle notizie false, ma se in quel caso a preoccuparsi dovevano essere le Pagine che hanno fatto dell’ironia e delle fake news un must (si pensi a “Lercio” per esempio) e una firma o coloro che sfruttano tale andamento per attirare click, stavolta azioni come queste possono preoccupare molti più gestori di quanto possiamo immaginare.
Prima che l’algoritmo diventasse tanto sofisticato infatti la compravendita di mi piace era considerata la scorciatoia perfetta per migliorare la propria reputazione soprattutto agli occhi degli utenti e dei clienti potenziali e quindi possiamo intuire cosa vorrebbe dire per molte Pagine se una simile operazione venisse applicata su larga scala; al momento Facebook non sembra avere intenzione di agire in maniera retroattiva in tal senso, ma non ci stupiremmo se nel futuro potessero esserci annunci di questo tipo.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti sulla lotta di Facebook ai profili finti vi invitiamo a leggere la nota ufficiale.