Tracciamo l’identikit del buon formatore, riportando le caratteristiche principali della figura professionale preposta all’insegnamento e all’allestimento di un determinato corso.
Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono un buon formatore? Un tempo il buon formatore era chiamato maestro. In genere si trattava di un bottegaio, esperto in un determinato mestiere. La sua esperienza pratica era talmente alta da permettergli di essere anche insegnante, assumendosi l’onere e l’onore di trasmettere il suo sapere a giovani studenti alle prime armi.
Al giorno d’oggi è ancora lecito chiedersi chi sia il buon formatore. Nella vita di tutti noi sono state sino adesso numerose le persone che si sono occupate della nostra formazione. A cominciare dalle figure genitoriali a casa, per proseguire a scuola con i maestri prima e i professori poi. Alcuni di voi avranno forse frequentato un determinato corso presso centri di formazione, per approfondire le proprie conoscenze in un determinato ambito. In questo mondo così variegato, proviamo quindi a stabilire quali sono le caratteristiche del buon formatore, stilando un piccolo identikit, soffermandoci sulla figura del formatore aziendale marketing oriented.
Comunicatività
Colui che tiene il corso deve essere un fine conoscitore della materia, ma deve anche essere capace di comunicare in modo coinvolgente e stimolante ciò che insegna. Si tratta di un’abilità in parte innata e in parte acquisita con l’esperienza, che prevede l’adozione di un metodo di insegnamento assolutamente personale, che sia professionale e al tempo stesso avvincente e relazionale. Galileo Galilei ha affermato che “un buon insegnamento è un quarto preparazione e tre quarti teatro”. In questo senso l’aula della lezione può essere immaginata come il palcoscenico di un teatro, dove il buon formatore da bravo mattatore intrattiene il suo pubblico, trasmettendo i concetti e gli argomenti come dardi lanciati dal suo arco, la cui forza di penetrazione nelle menti degli studenti è garantita dalla quota di emozione che riesce a trasmettere.
Così un buon insegnante saprà modulare il tono della voce, che da più alto e acuto per concetti gioiosi e semplici, potrà passare al grave e sussurrato per esprimere severità e tristezza. Il buon formatore saprà anche muoversi attraverso la scena, comunicando non solo con la voce ma anche col suo corpo.
Positività
Il buon formatore è una persona positiva, che riesce a infondere speranza, che riesce a ispirare. Troppe sono al giorno d’oggi le voci di coloro che, lavandosene le mani, affermano che sognare non serve, che aspirare a qualcosa di meglio è una attività insensata. È molto facile essere pessimisti, non si rischia nulla; impegnativo, concreto ed empatico è invece approcciarsi al presente e al futuro con fare positivo, rimanendo aderente alla realtà, cercando di vedere il lato buono delle cose e delle persone e soprattutto credendo negli studenti e in quello che possono diventare.
Esperienza pratica nel settore
Il formatore migliore è quello che non solo conosce l’argomento in linea teorica, ma che anche lavora espressamente in quel settore e quindi ne conosce tutti i risvolti pratici, potendo fornire alle risorse esempi pratici di ciò che si sta spiegando a voce. Un buon formatore nel campo del marketing aziendale è anche un professionista di successo in questo campo e nel suo lavoro applica costantemente le teorie e le pratiche che insegna. In questo modo è in grado di garantire una formazione già orientata alla professione lavorativa, il che al giorno d’oggi è di fondamentale importanza.
Organizzazione
Il buon formatore deve fornire agli studenti del materiale didattico adeguato, allo scopo di seguire al meglio le lezioni e potere poi apprendere in maniera ottimale quanto riferito a voce con la lezione in aula. I materiali possono essere presentazioni PowerPoint, video, file di testo ed altro. I materiali didattici rilasciati devono essere sintetici ma non incompleti, professionali, ma coinvolgenti. Inoltre, devono poter essere personalizzabili, ossia deve essere possibile eliminare parti di lezione che non servono all’azienda che ne ha fatto richiesta, oppure vi deve essere la possibilità di aggiungere altre informazioni specificamente richieste nel caso in cui siano mancanti.