Come creare pop up di qualità Piccola guida alla creazione di pop up di successo capaci di attrarre l'attenzione in modo positivo

Come creare pop up di qualità

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Creare pop up di qualità e capaci di riscuotere un discreto successo può non essere semplice: occorre progettarli e pensare per bene a una strategia ben precisa per evitare che da validi strumenti di lead generation si trasformino in nemici giurati del nostro sito internet o blog. Abbiamo sostenuto più volte l’importanza del direct email marketing per la salute degli affari e non ci sono dubbi che un uso sapiente dei pop up può rivelarsi molto utile proprio in questo senso. Purtroppo, anche a causa di coloro che ne hanno fatto abuso o di brutte esperienze da parte degli utenti, oggi occorre lavorare sodo, ma con qualche piccolo accorgimento riusciremo senz’altro nel nostro intento. Vediamo, dunque, come fare a creare pop up di qualità e in grado di riscuotere successo tra gli utenti.

 

1. Ideare un design coerente e accattivante

La prima cosa su cui occorre concentrarsi per la creazione di un pop up è l’aspetto: un colore troppo acceso potrebbe infastidire l’utente, uno troppo blando lo lascerà indifferente e un pop up tracotante potrebbe farlo fuggire a gambe elevate. Il consiglio è quello di studiare attentamente i gusti del nostro target e di optare sempre per un design che sia il più possibile coerente con il nostro sito. Come abbiamo accennato all’inizio sono stati in molti a farne un uso poco gradevole e se già godremo di una certa fiducia tra gli utenti, un pop up simile al nostro sito dovrebbe vincere più facilmente le loro remore.

 

2. Una chiara dichiarazione di intenti

Il pop up deve rispondere a una chiara strategia: qualunque sia l’obiettivo che vogliamo raggiungere occorre esprimere chiaramente cosa vogliamo ottenere da chi visita il nostro sito. Usiamo un linguaggio semplice e lineare e nel caso in cui avessimo inserito un form non chiediamo troppe informazioni. Cerchiamo di offrire sempre qualcosa in cambio come incentivo (meglio se gratuito) e di inserire una call to action per volta per evitare di generare confusione. A questo proposito ricordiamo che è sempre meglio esprimersi con il verbo all’imperativo e che ci è concessa una certa libertà; possiamo anche decidere di discostarci dalle formule tradizionali come “Scopri di più” o “Chiedi informazioni”, ma è una scelta che va fatta solo se siamo sicuri del risultato.

 

3. Le parole d’ordine sono “Test” e “Ottimizzazione”

Qualunque sia il tipo di pop up che abbiamo scelto non dobbiamo dimenticare che il nostro primo pensiero e preoccupazione deve essere la user experience. Per sapere se abbiamo fatto la scelta giusta, anche in termini di design e di frequenza, l’unica cosa che possiamo fare è condurre dei test preliminari e procedere a un’ottimizzazione del nostro pop up. L’errore più grande che possiamo compiere, però, è poi non continuare a dare ascolto alle statistiche. Cerchiamo di verificare a intervalli regolari la performance dei pop up in questione: questa fase di test e ottimizzazione non va mai abbandonata e una scelta che si era rivelata vincente, può poi smettere improvvisamente di funzionare. Preoccupiamoci di prestare la massima attenzione anche ai più piccoli segnali da parte di chi ci segue e di correre ai ripari appena noteremo qualche cambiamento.

 

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Project manager. Dopo la laurea in Comunicazione Internazionale con una tesi sull’adattamento cinematografico ho iniziato a lavorare come content writer e content manager in contesti di comunicazione aziendale interna ed esterna e a gestire gruppi di lavoro. Il Web 2.0 è la mia più grande passione insieme alle lingue straniere, al cinema, al teatro e alla letteratura. Dopo avere affinato le mie conoscenze nel campo delle strategie per il web e del social media marketing attraverso corsi di formazione ed esperienze in azienda lavoro come Project Manager, Blogger, Content Marketing Manager e Social Media Marketing Manager.

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