La velocità di caricamento di un sito mobile è un problema anche dei visual designer? In che senso? Sono queste le domande alle quali Jason Cohen, Global Technical Lead di Google, ha cercato di dare risposta. Il fine ultimo di queste considerazioni era fare comprendere a designer e marketer che non si tratta soltanto di una questione con cui deve vedersela il team di sviluppatori e che qualsiasi loro decisione si ripercuoterà anche su questo aspetto.
Il lavoro dei visual designer è rimasto quello di trasformare le idee del marketer in un prodotto finale gradevole alla vista e focalizzato al raggiungimento degli obiettivi; purtroppo con l’avvento delle tecnologie e dei dispositivi mobile gli sviluppatori e chi si occupa di comunicazione sono stati costretti a vedersela con un bacino di utenza ancora più esigente. Le tecnologie responsive rappresentano in questo senso una preziosa ancora di salvataggio, ma se continueremo a operare non pensando alle conseguenze non otterremo nulla.
Il problema con i siti mobile è che un design che da desktop può sembrare il top può trasformarsi in un vero e proprio incubo per gli utenti: template troppo sofisticati e immagini di altissima qualità rallenteranno per forza di cose i tempi di caricamento con un conseguente tasso di abbandono con cifre da capogiro. Non sarà sfuggito che ciò su cui Google invita a fissare l’attenzione sono aspetti che riguardano coloro che progettano il sito (i visual designer appunto) che con la scelta di font diversi o una home page composta soltanto di immagini non faranno altro che danneggiare le prestazioni del sito. Il team di sviluppatori non può fare miracoli: può soltanto ottimizzare al massimo le prestazioni di un prodotto confezionato e richiesto da altri.
I marketer e i visual designer devono lavorare perché il prodotto finale sia efficace e creativo quanto basta per permettere agli sviluppatori di ottenere il risultato migliore.
In questo senso, Jason Cohen consiglia di progettare un sito avendo sempre in mente l’utente finale e usando gli strumenti già esistenti e disponibili per testare la performance del design prescelto tenendo conto che il tempo limite è di 3 secondi: test condotti su utenti con connessione 3G dimostrano che un tempo di caricamento superiore equivale a perdere il 53% dei visitatori.
Un altro metodo per non uscire dal seminato può essere quello di concepire il nostro sito sfruttando le tecnologie esistenti che permettono di ottimizzare le prestazioni dei siti mobile (per esempio le Mobile Accelerated Pages) e di pensare alla velocità di caricamento come una caratteristica necessaria e sufficiente per la riuscita dell’intero progetto. Massima attenzione quindi alla quantità e alle dimensioni di elementi multimediali (foto e video) presenti nel sito: se sono esagerate e soprattutto non ottimizzate possono trasformare il nostro sito in una trappola per qualsiasi smartphone. Se, nonostante quanto abbiamo detto, infine, non dovessimo riuscire a dimensionare tutto al meglio, dobbiamo puntare a individuare le caratteristiche necessarie e irrinunciabili del design e procedere eliminando tutto ciò che non è necessario.
Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a visitare thinkwithgoogle.com.