L’addestramento sul campo si configura come un vero e proprio metodo pratico e dinamico di apprendimento. Si basa sulla possibilità di compiere delle vere e proprie esperienze di lavoro, più o meno dirette, sotto supervisione di un formatore che spiegherà e commenterà come comportarsi in una determinata situazione. Vediamo le diverse declinazioni dell’addestramento sul campo.
Il cross-training
Il cross-training può essere considerato una sorta di scambio di ruolo, per cui un dipendente sperimenta temporaneamente le attività lavorative di un altro collega, al fine di migliorare le sue competenze. Il carattere vincente del cross-training sta nella possibilità dell’azienda di possedere risorse che sappiano svolgere più mansioni. Grazie a questa metodica si rinsalda il rapporto di reciproca stima tra i colleghi, perché l’uno si renderà conto delle difficoltà lavorative connesse alla mansione lavorativa dell’altro, apprezzandone le abilità.
Dimostrazioni
Abbiamo già visto la possibilità di potere sperimentare le dimostrazioni nell’ambito dell’applicazione dei metodi interattivi. Infatti, come si è detto, al fine di spezzare la monotonia di una lezione frontale può risultare particolarmente utile intervallare la spiegazione a un momento più pratico e coinvolgente come può essere una dimostrazione. Questa strategia di apprendimento ovviamente rientra anche nell’ambito dell’addestramento sul campo, perché prevede una incursione nel settore produttivo dell’azienda e un apprendimento diretto.
Coaching
Questa forma di addestramento sul campo risulta particolarmente utile quando si deve istruire un numero esiguo di risorse, in genere una o due. Solitamente un manager, un supervisore o un dipendente più anziano fungono da coach, rispondendo alle domande, suggerendo come risolvere una determinata situazione, incoraggiando, raccontando la propria esperienza, correggendo progressivamente gli errori.
Apprendistato
Si tratta di un tipo di addestramento sul campo che riguarda i dipendenti più giovani e appena assunti. È un percorso che è volto a insegnare un mestiere, partendo dalle basi. Il programma di lezioni di apprendistato può durare anche un anno, e può basarsi su lezioni frontali, dimostrazioni e coaching.
Vantaggi e svantaggi dell’addestramento sul campo
Il metodo dell’addestramento sul campo è sicuramente il più diretto tra le strategie di apprendimento che possono essere applicate. È l’ideale quando devono essere trasmesse le conoscenze sul funzionamento di una determinata attrezzatura o procedura. Inoltre permette di avere immediatamente un feedback sull’efficacia dello stesso metodo. Se la risorsa ha appreso quanto insegnato, si nota subito; stesso discorso se invece non ha compreso appieno quanto impartito.
Lo svantaggio di un metodo così diretto sta nel suo non essere ottimale per i grossi gruppi di studenti. Spesso infatti l’azienda non dispone del sufficiente numero di attrezzature necessarie per far allenare tutti i dipendenti che lo necessiterebbero.
Altra nota dolente può riguardare l’apprendistato, che si propone di formare dipendenti che ancora non rappresentano una forza lavoro spendibile al 100%. In quest’ultimo caso quindi si tratta di un investimento, che mira a puntare su un giovane, a farlo crescere professionalmente, a coltivare la sua formazione in seno all’azienda; ma per avere una risorsa valida a tutti gli effetti servirà del tempo e chiaramente questo ha il suo costo.