Sono moltissimi gli esperti che decidono di racchiudere le proprie conoscenze in un corso di formazione; purtroppo non sempre l’idea di organizzarne uno sul territorio risulta semplice: occorre scegliere accuratamente la sede in modo che sia facilmente raggiungibile e in questo caso i costi crescono enormemente. Per questo sono sempre di più coloro i quali decidono di organizzare webinar o corsi online su piattaforme di e-learning. Una simile soluzione consente infatti di raggiungere un pubblico più ampio (chiunque può seguirli senza dovere affrontare la spesa di un viaggio anche di parecchi chilometri) e i margini di guadagno sono maggiori per chi lo organizza. Vediamo dunque come fare a pubblicizzare il nostro corso online nella maniera corretta.
1. Individuare il target
Il primo passo da compiere, già in fase di preparazione del corso stesso, è delineare con esattezza a chi vogliamo rivolgerci. Età, ambito di studio, lavoro sono tutti caratteri da non sottovalutare e ci torneranno utili per decidere come procedere nella fase di creazione del piano di comunicazione; la collocazione geografica nel caso dei corsi online conta relativamente per le ragioni che abbiamo già esposto, ma potrebbe essere utile a seconda del tipo di corso condurre anche questi genere di indagine (magari attraverso sondaggi o focus group).
2. Sfruttare il blog e il nostro sito in generale
La caratteristica principale che un docente deve possedere è l’autorevolezza oltre alla necessaria conoscenza approfondita della materia. Se vogliamo aumentare le probabilità di successo del nostro corso, dobbiamo consolidare il nostro ruolo di opinion leader e quale strumento per farlo se non il nostro blog? Scriviamo una serie di articoli inerenti alla materia dei corsi e dedichiamo loro una sezione a parte sul nostro sito dove andremo a inserire le informazioni, il programma e dove e come contattarci per avere ulteriori informazioni.
3. Fornire un’anteprima del corso
Sappiamo bene quanto possano essere restii gli utenti a lasciare i propri dati e ad acquistare online e per questo spesso hanno bisogno di un incentivo. Se vendessimo cosmetici potremmo attirarli con una foto del prodotto ben fatta e allora perché non fare la stessa cosa con il nostro corso online? Forniamo a coloro che intendono iscriversi un’anteprima del corso (un ebook ad esempio): questo tipo di materiale va costruito in modo da solleticare la curiosità di chi legge, ma senza scoprire troppo le nostre carte. Questa strategia può affiancarsi anche all’invio di newsletter e email; è provato, dati alla mano, che difficilmente potremo convincerli al primo colpo e in questo modo aumenteremo le probabilità di successo.
4. Non dimenticare il potere del Web e dei social media
Se vogliamo vendere un corso online allora dobbiamo potenziare la presenza nostra e della nostra azienda online. Prendiamo in considerazione Google AdWords per posizionarci sulle parole chiave che più potrebbero favorirci e non dimentichiamo i social media. Oltre ad aggiornare i nostri account sulle ultime notizie sui corsi dovremmo prendere in seria considerazione l’ipotesi di organizzare delle campagne a pagamento ad hoc; in più, qualora non si trattasse del primo corso online della nostra vita, potremmo spingere chi già ne ha seguito uno a recensirlo (anche sul nostro sito) e potremmo cercare di farne persino degli ambassador.
5. Costruire politiche di pricing ad hoc
Piuttosto che fissare un costo unico per il corso conviene creare una progressione crescente nel tempo del prezzo. Spieghiamo con un esempio. Supponiamo di proporre un corso che costa 500 euro a persona e si terrà a metà dicembre; decidiamo di iniziare a promuoverlo dal primo ottobre. Anziché venderlo a 500 euro lo proporremo a un prezzo scontato ad esempio del 30%, ossia 350 euro, fino alla fine di ottobre. Dopodiché il prezzo diventerà 400 euro per i successivi 15 giorni, e 450 euro fino alla fine del mese. Da dicembre in poi il prezzo sarà intero. In questo modo le persone più interessate capiranno che è più conveniente acquistare il corso prima possibile in modo da risparmiare soldi. Dal canto loro, gli organizzatori avranno modo di acquisire un numero maggiore di iscritti già un mese prima dell’erogazione del corso. Inoltre potranno misurare subito il livello di interesse: se nonostante le promozioni il corso non prende un congruo numero di iscritti è segno che non è attrattivo. Se il corso ha dei costi di realizzazione alti (per esempio elevati costi della piattaforma e-learning, costi di docenti esterni, ecc.), allora si potrà valutare il caso di non tenerlo del tutto, evitando di perdere soldi se si stima che il numero minimo di iscritti per coprire le spese probabilmente non verrà raggiunto.
Buongiorno ho letto con interesse il suo articolo. Personalmente ho creato un sito dove si pussono promuovere dei corsi gratuitamente, sia corsi online e sia corsi in aula. Volevo segnalarvelo e se trovate che la risorsa sia interessante potrebbe includere l’informazione nell’articolo o da qualche altra parte.
Grazie in anticipo
Il sito è all’indirizzo: https://www.citycorsi.it
Ciao Antonio