Prima di scegliere l’hashtag più adatto o pensare di crearne uno ad hoc per i post che stiamo pubblicando occorre fare una riflessione: ne abbiamo davvero bisogno? O meglio: ha senso usare gli hashtag in qualunque caso, su qualsiasi piattaforma e per qualsiasi post? La risposta è: dipende!
Dipende innanzi tutto dal social network sul quale stiamo operando: potenzialmente, infatti, possiamo usare gli hashtag su quasi qualsiasi piattaforma. Tuttavia esiste più di uno studio che evidenzia come su Facebook, a meno di eventi straordinari, non abbiano alcun effetto sull’efficacia del post; anzi, se non strettamente necessari, sarebbe meglio evitarli onde evitare un senso di confusione e di disturbo per chi legge. La ragione per cui gli hashtag sul social network blu non servono è semplice da spiegare: propriamente un hashtag serve a creare un thread, ossia una successione di messaggi collegati dallo stesso argomento. Facebook è già perfettamente predisposto a questo scopo: ci sono i gruppi per creare discussioni su un tema specifico, o i commenti per ricevere opinioni pertinenti. Inoltre Facebook ha una funzionalità automatica che aggrega più notizie riguardanti lo stesso tema. Ma non basta: gli utenti di Facebook legano in modo stretto i post alle persone che li pubblicano e se devono seguire un filone piuttosto vanno a guardare gli altri contenuti pubblicati da una persona che conoscono o con cui intendono interagire. Non sono interessati quasi mai a fare ricerche o seguire thread legati esclusivamente a un argomento di discussione. In questo senso costellare un post di hashtag serve solo a distrarre gli utenti, con il rischio che il post non venga letto.
Discorso completamente diverso per Instagram e Twitter, che è considerato l’inventore di questi aggregatori di argomenti di discussione: su questi social network l’uso degli hashtag è quasi obbligatorio se si vuole dare massima visibilità ai propri post. Ma attenzione: anche in questo caso occorre fare una distinzione. Su Twitter gli hashtag sono essenziali, data la costruzione del feed, ma è sempre meglio non esagerare e sceglierne di appropriati; il nostro consiglio, poi, è quello di cercare di evitare di inserirli all’interno del nostro messaggio (numero di caratteri permettendo), meglio metterli alla fine: i nostri post saranno così più chiari e leggibili. Per usare al meglio gli hashtag in Instagram, invece, si deve tenere presente che se ne possono inserire fino a un massimo di trenta per ogni post anche se vale sempre la regola di un’attenta ricerca e che per avere i migliori risultati di engagement è preferibile metterne non più di una dozzina per post.
Per usare gli hashtag correttamente, bisogna tenere presente che esistono principalmente tre tipi di hashtag.
1. Hashtag brandizzati e di campagne specifiche
Questo tipo di hashtag è creato ad hoc dai marchi e dalle aziende in un’ottica di brand reputation; rientrano in questa categoria anche gli hashtag creati apposta per alcuni tipi di campagne. Se il nostro caso è quello di aziende appena nate il consiglio è quello prima di creare un bacino di utenti che ci seguono con assiduità e abbiano un tasso di coinvolgimento ragguardevole e solo dopo testare il nostro hashtag brandizzato. Viceversa il nostro sarà solo l’ennesimo hashtag senza un senso e soprattutto senza un seguito.
2. Hashtag creati dagli utenti o dettati da eventi contingenti
Un po’ più difficili da reperire (per farlo occorre tenere sotto controllo i trending topics degli argomenti che ci riguardano o possono interessare i nostri utenti, se necessario con strumenti esterni anche a pagamento), ma di sicura riuscita. Usandoli non solo cavalcheremo il trend del momento, ma proveremo a chi ci segue di essere sul pezzo.
3. Hashtag di contesto che dipendono dal contenuto del post
Questi hashtag non riguardano direttamente la nostra azienda, né il nostro marchio bensì si riferiscono al tipo di post e al suo contenuto. Ne esistono di molti tipi: di categoria, per argomento, di luogo, ecc. In particolare gli hashtag che si riferiscono a nazioni, città e luoghi sono particolarmente importanti da usare se la nostra azienda opera sul territorio a livello locale. Inoltre possiamo decidere di optare per questo tipo di hashtag per aggiungere una nota anche umoristica ai nostri post o semplicemente per cercare di raggiungere un bacino di utenza maggiore.
Qualsiasi sia la nostra scelta non dobbiamo mai perdere di vista il nostro obiettivo: in tutti i post dobbiamo scegliere degli hashtag che raggiungano il nostro target con la massima precisione.