Rassegna di Digital Marketing del 29 ottobre 2015 Gli articoli più interessanti del 29 ottobre 2015 su Web Marketing, Social Media Marketing, Digital Marketing, Online Marketing, scelti dallo staff di Communication Village

Rassegna Digital Marketing di Communication Village

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Studio sui contenuti del newsfeed di Facebook

Una ricerca di Social Bakers mostra come soltanto il 3% dei post del newsfeed sia contenuto sponsorizzato. Il risultato più sorprendente riguarda le Pagine: ben il 90% dei Post che pervengono agli utenti infatti non è frutto di promozioni a pagamento. Questo a dimostrazione che la sponsorizzazione da sola non basta: bisogna che il contenuto sia efficace e gradevole agli occhi del target.

http://www.smartinsights.com/social-media-marketing/facebook-marketing/study-only-3-of-facebooks-newsfeed-is-promoted-content/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+smartinsights+%28Smart+Insights+%3E+Succeed+Online%29

 

8 suggerimenti per una campagna di Display Advertising di successo.

Quando si lavora con pop-up, banner e simili la prima cosa che si va a considerare è il Click-Through Rate, ma esistono delle considerazioni preliminari da fare e delle strategie da adottare perché la campagna sia più efficace.

https://moz.com/blog/click-through-rate-isnt-everything-8-actions-take-online-display-ads

 

Gli ingredienti per un Content Marketing di successo

Ad ogni business il suo Content Marketing. Un’infografica utilizza la metafora della ricetta del cocktail perfetto per spiegare gli “ingredienti” adatti perché un dato contenuto abbia la massima probabilità di funzionare e creare engagement.

http://www.socialmediatoday.com/social-business/irfan-ahmad/2015-10-29/mixology-content-marketing-infographic?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Social+Media+Today+%28all+posts%29

 

Come fissare gli obiettivi di una campagna di Social Media Marketing

Quando si mette in atto una campagna di Social Media Marketing è bene fissare degli obiettivi, ma nel farlo dobbiamo sincerarci che siano davvero raggiungibili e misurabili. Soltanto così potremo renderci conto se la strategia messa in atto sta funzionando o meno e, se necessario, aggiustare la rotta. L’importante è non lasciarsi scoraggiare dai fallimenti: il non raggiungimento di un obiettivo deve essere una spinta a comprendere cosa è andato storto e perché.

http://www.socialmediatoday.com/social-business/brettrelander/2015-10-29/how-determine-goals-your-social-media-marketing-campaign?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Social+Media+Today+%28all+posts%29

 

Cosa non scrivere quando si fa DEM

Quando si fa del Direct Email Marketing il primo scoglio da affrontare è la scelta dell’Oggetto.
Il primo suggerimento da seguire è quello di evitare formule che spingano grossolanamente il consumatore a comprare, perché si rischia di generare reticenza. È preferibile, invece, studiare con attenzione il proprio target e attrarlo con una formula che stimoli interesse.

http://www.ducttapemarketing.com/blog/email-subject-lines/

 

Come chiedere a un cliente di diventare ambassador

Non sempre un’azienda sa come parlare al consumatore. Questo è ancor più vero quando vuole spingerlo a dare un feedback sulla propria esperienza (di acquisto o meno) e invitarlo a condividerlo con altri utenti. Molti temono, infatti, di spaventarlo o peggio infastidirlo ma ci sono delle tecniche per farlo nel modo giusto.

http://www.successful-blog.com/1/right-way-ask-for-referrals/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+successful-blog%2FWuQV+%28Liz+Strauss+at+Successful+Blog%29

 

I danni della cannibalizzazione in ambito SEO

Una analisi dei risultati di una ricerca per parole chiave su Google dimostra come ci siano domini correlati tra loro che si sabotano a vicenda. Questa sorta di “cannibalismo” il più delle volte non è voluto né tantomeno previsto e riguarda siti legati alla stessa azienda o versioni tradotte dello stesso sito.

http://searchenginewatch.com/sew/study/2431652/how-cannibalisation-can-harm-your-search-rankings

 

Google vorrebbe controllare la salute mentale degli utenti

Secondo un articolo comparso sul Telegraph Google Life Sciences avrebbe in serbo un progetto per il monitoraggio della salute, anche mentale, dell’umanità. Secondo indiscrezioni il controllo del “paziente” avverrà attraverso dispositivi come Fitbit o addirittura grazie al semplice smartphone.

http://www.socialmediatoday.com/technology-data/aweiner/2015-10-29/would-you-let-google-monitor-your-mental-health-how-technology?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Social+Media+Today+%28all+posts%29

 

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