La NASA ha usato Instagram per diffondere per la prima volta al grande pubblico una delle immagini di Plutone trasmesse dalla sonda New Horizons. Una scelta che mostra come i comunicatori dell’Agenzia Spaziale americana hanno una vista molto lunga e non pongono più i media tradizionali al primo posto nella catena della distribuzione delle informazioni.
A fare chiarezza sull’approccio della NASA ai nuovi media è John Yembrick, il social media manager dell’Agenzia Spaziale. La NASA attualmente gestisce più di 490 account sui social media, per raggiungere in modo multicanale la più ampia fascia di pubblico. “In passato” ha osservato Yembrick all’evento Social Shake-Up organizzato da Social Media Today “erano le agenzie giornalistiche a decidere cosa facesse notizia. Oggi possiamo partecipare direttamente nel processo di diffusione delle notizie”. In sostanza, è possibile saltare un intermediario e comunicare direttamente al grande pubblico. I social media sono proprio lo strumento mediatico perfetto per proporre direttamente le notizie ai fruitori finali, senza subire le preselezioni delle agenzie giornalistiche.
“Il nostro obiettivo primario è suscitare l’interesse della gente” ha evidenziato Yembrick. I social media sono perfetti a questo scopo, funzionando ottimamente come collettori di interesse e di attenzione quando vengono fornite notizie e informazioni esclusive e soprattutto originali e coinvolgenti come la conoscenza dello spazio profondo. Un’immagine come quella riguardante Plutone esercita sulle persone un fascino straordinario e non ha bisogno di ulteriori presentazioni o esplicazioni.
Instagram è a tutti gli effetti il canale ideale per veicolare immagini prese direttamente dalla realtà e in questo senso si è rivelato una scelta ottimale per conquistare l’attenzione del pubblico. Da un punto di vista della filiera della comunicazione, la NASA ha mostrato chiaramente di non credere più a quella tradizionale, in cui il fornitore di notizie passa il messaggio grezzo all’agenzia, che decide arbitrariamente se e come diffonderla o meno ai media giornalistici ai quali è deputata la diffusione del contenuto al grande pubblico. Al contrario, la catena diventa: produttore di informazioni > diffusione diretta al grande pubblico mediante i social media > ulteriore approfondimento e divulgazione da parte di agenzie e servizi giornalistici che attingono la notizia alla stessa fonte del grande pubblico.
Naturalmente per ottenere risultati validi in questo nuovo modello di comunicazione bisogna svolgere un lavoro capillare e continuo sui social media, ma occorre anche disporre di contenuti importanti, capaci di attrarre immediatamente gli utenti senza bisogno di un’amplificazione da parte di professionisti dell’informazione giornalistica.
In generale questo della NASA che sceglie Instagram per diffondere le immagini di Plutone è un esempio interessante che sottolinea il cambiamento – per molti versi irreversibile – che sta subendo la catena di distribuzione delle notizie. Esempio che vale anche per il marketing, dato che il social media marketing – e in generale il marketing non convenzionale – segue proprio la logica di costruire un contatto diretto e una relazione immediata con il pubblico, non più limitandosi a sfruttare canali di comunicazione a senso unico in cui l’azienda è percepita come entità lontana e irraggiungibile.